'L'andamento dell'occupazione tra il primo trimestre 2012 e lo stesso periodo del 2013 puo' essere letta complessivamente in termini positivi: l'Abruzzo e' tra le regioni italiane che hanno registrato un livello occupazionale stabile'. Cosi' il docente universitario della d'Annunzio di Chieti - Pescara ed economista abruzzese Giuseppe Mauro interpreta' i dati sull'occupazione diffusi nei giorni scorsi dall'Istat, sottolineando che 'a mantenere stabili i livelli occupazionali hanno contribuito fortemente gli ammortizzatori sociali'.
'E' vero - evidenzia Mauro - che la forza lavoro e' diminuita di circa 8mila unita' e questo fa pensare giustamente a scoraggiamento e sconforto da parte dei giovani nel partecipare al mercato del lavoro. Tuttavia ci sono state altre sette regioni che hanno registrato una diminuzione della forza lavoro e che, al tempo stesso, hanno manifestato una caduta del livello occupazionale'.
'Nel complesso - osserva l'economista - i dati dimostrano che le imprese, seppur a fatica, hanno mantenuto i livelli occupazionali e questo e' positivo. All'interno di questa situazione va presa in considerazione la cassa integrazione: gli ammortizzatori sociali - conclude Mauro - hanno fortemente contribuito a mantenere stabile il livello occupazionale'
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