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Pubblicato il 11/06/2013 11:11

In Abruzzo aperte 1.205 nuove partite Iva ad aprile

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Dato in calo rispetto allo stesso mese del 2012 dell'1,23%

Il ministero delle Finanze ha diramato i dati sulle partite Iva in Abruzzo. In totale sono 1.205 le aperture ad aprile 2013, un dato che vede in crescita complessiva solo le province di Pescara e Chieti. 

Provincia Nr. Totale Var. Marzo 2013   Var. aprile 2012

Teramo 247 -10,18% -22,81%
L'Aquila 259 -15,36%  -4,78%
Pescara 347 -6,22% 18,43%
Chieti 352 -10,43% 5,07%
TOTALE 1.205 -10,34% -1,23%

 

Più in generale, guardando al dato italiano, emerge che nello scorso mese di aprile sono state aperte 46.934 in Italia nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente si registra una sostanziale stabilità (+0,4%).

 

La distribuzione per natura giuridica evidenzia che la quota relativa alle persone fisiche nelle aperture di partita Iva si attesta al 75,4%, le società di capitali salgono al 17,3%. Rispetto al mese di aprile 2012 il consistente aumento delle società di capitali (+17,5%) riesce a bilanciare le flessioni dovute alle altre forme giuridiche (società di persone -12%), andamento verosimilmente influenzato dalle recenti norme che facilitano la costituzione di società a responsabilità limitata.

 

Relativamente alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,4% di esse è avvenuto al Nord, il 23,1% al Centro ed il 34,4% al Sud ed Isole; il confronto con aprile dello scorso anno mostra una prevalenza di aumenti, anche sensibili (provincia di Trento e Friuli V.G.), sulle flessioni (Val d’Aosta, Liguria, Sicilia).

 

La classificazione per settore produttivo conferma che il commercio registra sempre il maggior numero di aperture di partite Iva: circa il 23% del totale, seguito dalle attività professionali (14,1%), agricoltura ed edilizia. Rispetto al corrispondente mese del 2012, tra i settori principali è degno di nota il forte aumento (+80%) delle attività finanziarie/assicurative; apprezzabili incrementi anche per alloggio e ristorazione (+9,5%) ed immobiliare (+8%), mentre le flessioni decise per l’edilizio, che continua la sua fase negativa, (-13,1%) e trasporti (-10,4%).

 

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sempre stabile, con i maschi cui appartiene il 63% di aperture di partite Iva. La metà delle aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni. Rispetto all’aprile del 2012 le classi estreme (fino a 35 ed oltre i 65 anni) segnano leggere flessioni e solo la classe 51-65 anni mostra un apprezzabile aumento di aperture.

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