La proroga di cinque anni per le concessioni balneari 'servirebbe solo a spostare nel tempo il problema senza dare soluzioni concrete e durature'. Cosi' l'Assemblea regionale del Sib-Confcommercio riunita a Pescara, sulla norma che sposta le concessioni demaniali marittime al 2020.
'Ancora una volta la politica - ha detto il presidente del Sib, Riccardo Padovano - ha partorito un topolino che non rappresenta affatto le nostre aspettative. Rinviare di cinque anni il problema non e' quello che vogliamo perche' non ci consente di programmare investimenti sulle nostre aziende e soprattutto non da' certezze circa il futuro della nostra categoria'.
'Siamo pronti a ripartire da subito per manifestare il nostro malcontento e per portare avanti - ha proseguito - proposte alternative che mettano al centro della discussione politica il ruolo svolto dalle imprese turistiche balneari nell'erogare servizi pubblici fra cui quello della sicurezza in mare, la tipicita' del turismo balneare italiano, i volumi occupazionali e l'indotto economico assicurati al territorio, e la possibilita' di garantire in altro modo tutto cio' che ci chiede l'Europa'.
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