Il Tribunale di Chieti ha depositato il decreto con cui ha omologato il concordato preventivo richiesto dalla Sixty e con lo stesso provvedimento ha rigettato l'opposizione proposta da Banca Sella, uno dei creditori dell'azienda di moda. La Sixty ad aprile scorso era stata ammessa al concordato ed il Tribunale aveva nominato due commissari giudiziali, entrambi di Chieti , l'avvocato Pierluigi Pennetta e il commercialista Lucio Raimondi. Il fatturato di Sixty e' passato dai 680 milioni di euro del 2007 ai circa 266 milioni del 2011 con una perdita, tra il 2009 e il 2011, di oltre 150 milioni mentre l'esposizione con le banche si attesta oltre 250 milioni di euro. A gennaio scorso fu l'amministratore delegato Paolo Bodo ad illustrare un piano industriale che prevede l'impiego di circa 50 lavoratori, rispetto agli oltre 360 attuali. Ai cinquanta potrebbero aggiungersi altri lavoratori, fra quelli tutt'oggi in cassa integrazione, che verrebbero impiegati in societa' satellite, da costituire, e che si dovrebbero occupare di produzione e servizi in loco reimpiegando al massimo di una settantina di unita'. Sixty e' controllata da due societa' lussemburghesi acquisite dal fondo panasiatico Crescent Hyde Park.
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