La cessione dello stabilimento tra Micron e LFoundry 'rientri, come assicurato formalmente al tavolo del Mise dal direttore generale di Micron Italia, Sergio Galbiati, nella cornice istituzionale'. Lo chiede il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, sottolineando che a tre settimane dal passaggio dello stabilimento alla societa' tedesca LFoundry 'ancora da Roma nessun segnale'.
'La mancanza di quel passaggio formale in sede di Governo - afferma il sindaco - con le istituzioni locali e i sindacati per una verifica puntuale sulla credibilita' e la sostenibilita' del piano industriale, sia in termini occupazionali che di investimenti, sta generando comprensibili tensioni sociali sia all'interno che all'esterno del sito produttivo abruzzese'.
Quindi 'la necessita' di procedere senza indugio alla riapertura immediata del tavolo istituzionale al ministero dello Sviluppo Economico', dice Di Pangrazio aggiungendo che 'occorre fare chiarezza assoluta su: prospettiva industriale, il piano di rilancio del sito di Avezzano, la salvaguardia dell' intera forza lavoro, compagine societaria in ingresso, situazione economica della LFoundry, misure di garanzia della Multinazionale Usa'.
Micron, ricorda infine il sindaco, 'costituisce una realta' produttiva di primaria importanza per la Marsica e per l'Abruzzo intero: il sito produce il 10% dell'export regionale, il 40% del Pil dell'area marsicana, e occupa oltre duemila dipendenti, tra diretti e indotto'.
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