C'era un tempo, a cavallo tra gli anni '90 e 2000, in cui Pescara era simbolo di un'importante rassegna artistica, capitanata da un impetuoso e lungimirante gallerista, Cesare Manzo. Erano gli anni in cui il Sole 24 Ore, nella pagina della cultura, intitolava "Fuori Uso batte la Biennale 2 a 0" per numero di presenze e qualità delle opere, tanto che l'evento ebbe grande risonanza anche livello internazionale. Esperto di arte contemporanea, Manzo riuscì a portare in città personalità come Andrea Pazienza, Michelangelo Pistoletto, Getulio Alviani, Ettore Spalletti, Mario Airò, Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft, Enzo Cucchi, Mario Schifano, Mimmo Paladino e molti altri divenuti, di lì a poco, grandi artisti.
Dopo alcuni anni di pausa (l'ultima edizione risale al 2012), Fuori Uso sembra oggi essere tornato agli antichi splendori. Dal 22 luglio, data dell'inaugurazione, al 3 settembre, le porte dell'ex Tribunale della città si apriranno per una nuova rassegna, intitolata "Avviso di Garanzia", a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Simone Ciglia. Capitanata sempre da Cesare Manzo, la squadra vanta oggi un gran numero di giovani appassionati di eventi artistici, riuniti nell'Associazione ArteNova, di cui ne sono membri: Danilo Tracanna, Marco Leonzio, Anja Verrigni, Cesare Volpe. Il gruppo di lavoro è inoltre formato da Antonio Zappone, Candia Manzo, Giorgio D'Orazio, Roberto Graziani e Monica Di Pillo.
Matteo Coluccia-Voglio Essere Democratico
"Devo essere sincero, non credevo che sarei arrivato alla ventesima edizione di Fuori Uso, pensavo di aver messo un punto definitivo" confida il gallerista. "Ma le persone continuavano a chiedermi quando avrei organizzato un altro evento, e non potevo dire di no. Gli anni sono passati, ma alla fine sono di nuovo qui, nonostante tutte le difficoltà e l'assenza di un sostegno politico effettivo. Lo spazio dell'ex Tribunale era chiuso da molti anni e ripulirlo non è stato facile, ma ora ospiterà un gran numero di opere e artisti".
Le pareti fatiscenti, l'odore di calce, vernice e colla sono lo scenario perfetto di questa rassegna di arte contemporanea, da sempre a caccia di location dismesse e in disuso. Sono luoghi abbandonati ma ancora fruibili, che tornano ad ospitare i cittadini sotto nuove vesti, da spazio espositivo a luogo di incontro.
Luigi Carboni-Gocce
"Se l'avviso di garanzia, solitamente, ha un'accezione negativa, per Fuori Uso le cose sono diverse. Essendo tra le mura di un ex Tribunale volevamo giocare con questi termini che ricordano a tutti l'operato della giustizia, il fatto che qualcuno sia indagato. Nel nostro caso, però, l'espressione della garanzia è relativa alla qualità artistica", spiega Di Pietrantonio. "Abbiamo individuato circa venticinque grandi professori delle Accademie delle Belle Arti di tutto il territorio nazionale per portare le loro opere in questa edizione. Questi, a loro volta, hanno selezionato i migliori studenti di ogni sede, garantendo quindi la qualità dei nuovi talenti che esporranno anch'essi nella manifestazione".
Marco Bacoli- Fußball
Una fotografia del mondo accademico che va da nord a sud, e che svela il forte rapporto che si instaura tra maestri e discenti. Nessuna tematica comune tra le opere, tutto si basa sulla scelta di ogni singolo docente. Tante invece le tecniche: si va dalla pittura alla scultura, passando per installazioni, video, fotografia, collage e performance. Imperdibile il catalogo, di circa 160 pagine, in cui professori, allievi e critici di ogni Accademia selezionata hanno intavolato discorsi legati a specifiche tematiche artistiche. Di grande impatto la sala più grande che ospita le installazioni di Nemanja Cvijanović e Pierluigi Calignano, e il neon di Vedovamazzei.
"Questa è la mia prima esperienza come curatore di Fuori Uso, che in passato ho vissuto come volontario e collaboratore" racconta Simone Ciglia, storico dell'arte con alle spalle una tesi di laurea proprio sulla rassegna pescarese. "Il progetto di quest'anno è importante e ha una connotazione didattica molto forte. C'è sempre stata una grande attenzione all'operato dei giovani artisti, e nel '97 e nel '98 vi furono delle vere e proprie sezioni dedicate. Per quest'edizione, invece, abbiamo scelto di dar luce al dialogo tra maestro e allievo, lasciando che espongano insieme per svelare il rapporto che sussiste tra di essi".
Nemanja Cvijanović- Scenography for "Applause!"
Pierluigi Calignano-Il Secondo Cielo
Vedovamazzei-Illiterate Signature
Non manca, quindi, che sperare in un brillante futuro senza nuove pause per Fuori Uso. Tre gli ingredienti principali affinché questa rassegna possa continuare ad avere vita: uno spazio in disuso messo a disposizione dal Comune o dai privati; le risorse economiche necessarie; gli artisti con le loro opere. Forse, il più importante, sarebbe un valido appoggio a Cesare Manzo e a tutte le persone che ruotano attorno a lui, probabilmente lasciando che l'ex Tribunale continui ad essere la cornice di eventi dedicati all'arte contemporanea in una città in cui tali offerte culturali continuano a scarseggiare.
Gabriele Di Matteo-China Made In Italy
Gianni Caravaggio-Sotto la superficie, la verità della concretezza
Foto: Giulia Grilli
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: