Chiamarlo solo ristorante potrebbe essere riduttivo. Il BR1 è sempre stato un luogo dove la creatività ha trovato una dimensione unica in passato, e ancora oggi è proprio questo l'aspetto vincente. Da spazio culturale a ristorante, questa meravigliosa struttura di mattoni sul Belvedere di Montesilvano Colle di proprietà di Bruno Peca, nel tempo ha cambiato pelle senza mai perdere identità. Dopo numerosi eventi artistici, e l'ingresso di una cucina all'interno del salone principale, è arrivata la collaborazione con l'Associazione Gastronomica Fud! Espressioni di Gusto. Francesco Cinapri, eternamente mosso dalla sua passione per il cibo, e accompagnato da sua moglie Annalisa Colangeli, aveva creato, fino alla scorsa estate, brevi rassegne gastronomiche promuovendo i giovani talenti della ristorazione abruzzese.
Dall'evoluzione di questi appuntamenti culinari e dall'incontro avvenuto tra Bruno Peca, Francesco Cinapri e Daniele D'Alberto, è nato un nuovo progetto permanete. Ed è così che lo scorso 28 novembre il BR1 ha aperto le porte al pubblico con una veste stabile e solida in cui cibo, vino e arte si fondono per creare moderni e inattesi equilibri.
"Subito dopo aver conseguito il diploma all'Istituto Alberghiero De Cecco di Pescara ho iniziato a lavorare" racconta il ventottenne Daniele. "Le mie prime esperienze sono avvenute in due grandi alberghi di lusso a Milano e Venezia. In seguito, mi sono focalizzato sui ristoranti stellati passando per le cucine di Vissani e Cedroni. La scorsa estate, invece, sono arrivato al Pellicano, uno degli alberghi più belli d'Italia, all'Argentario, ma per me era giunto il momento di prendere le redini in mano e di diventare protagonista".
Scegliere il BR1 come nuova casa dove poter proporre finalmente i suoi piatti è stato facile per Daniele. Il luogo è unico nel suo genere per bellezza e posizione, le possibilità di sviluppo sono enormi e il team che si è creato è solido e affiatato, mosso dalla stessa passione. Inoltre, la cucina situata in sala, priva di barriere, e caratterizzata da una completa visibilità da ogni tavolo, fa sì che il contatto con la clientela diventi diretto e immediato."Questo è uno degli aspetti vincenti del nostro ristorante, perché chiunque può avvicinarsi e vedere il nostro lavoro, interagire, fare domande, mentre io posso raccontare meglio la preparazione dei piatti. Il contatto umano credo sia l'elemento distintivo del BR1!".
Il menù proposto da Daniele accontenta tutti i palati: carne, pesce e portate vegetariane si alternano tra antipasti primi e secondi. L'acidità e la croccantezza ritornano in ogni portata e affermano l'identità dello chef, mentre i sapori del territorio creano un legame con la tradizione.
La Quinoa in agrodolce, verdure croccanti e ricotta di pecora è un esempio di come i vegetali possano diventare protagonisti assoluti di un piatto che risulta gustoso, solido ed equilibrato. Impossibile rinunciare alla Zuppetta tiepida di mare all'acqua di cetriolo in cui pesci e crostacei, crudi e cotti, con la loro nota salmastra, si amalgamano alla freschezza del cetriolo, della menta e dei fiori. I sapori sono decisi e persistenti e il profumo del mare è intenso, in un'atmosfera sognante e soave.
Con L'Uovo venuto dallo spazio si torna, in realtà, con i piedi per terra, con l'uovo pochè adagiato su una fonduta di parmigiano e zafferano e accompagnato da carciofi e battuto di vitellino. La sapidità entra prepotente e il carattere incisivo del piatto ricorda quello dello chef, che nel frattempo si muove felino tra i fornelli.
I Tortelli al pecorino di Farindola, pomodoro fresco e basilico ripropongono i sapori più tradizionali dell'Abruzzo montano, mentre Speghettoro Ferrigni all'acqua di pomodoro, scampi e caprino rompe ogni regola giocando con un contrasto spinto tra acidità e dolcezza.
E mentre la creatività di questo giovane chef si fa strada in cucina, il progetto del BR1 continua a sviluppare il suo lato artistico: alle pareti, così come sui menù e sulla carta dei vini (questi ultimi in vendita in associazione con l'Unicef Abruzzo a cui sarà devoluta una parte dell'incasso), le opere di Pep Marchegiani con la loro consueta ironia pop. La selezione degli artisti che esporranno di volta in volta è stata affidata a Martina Peca.
Il format sembra avere tutte le basi per affermarsi sul territorio, sia per la qualità gastronomica che per la capacità innovativa. "Non mi spaventa nulla" conclude Daniele, "mi sento pronto per quest'avventura e so di poter crescere assieme alla struttura. Questo è un percorso in cui sono riuscito a trovare una nuova famiglia".
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