Un misto tra la “Gioventù Bruciata” di James Dean e gli “Happy Days” della famiglia Cunningham. Sono queste le atmosfere che puoi respirare a Senigallia, nelle Marche, dove ogni anno, la prima settimana di agosto si svolge il Summer Jamboree, il festival dedicato alla cultura americana degli anni '50.
Bretelle, camicie bianche, pantaloni arrotolati alla caviglia. Foulard, ampie gonne inamidate, righe e un tripudio di pois. In sottofondo swing, rock and roll, jive, e rhythm'n'blues. Lo stile è quello del ballo “Incanto sotto il mare” di “Ritorno al Futuro” dove Marty McFly/ Michael J Fox, impacciatissimo nel suo abbigliamento anni '50, ha il compito di far innamorare i suoi adolescenti genitori, ma in realtà è qualcosa di molto più vicino a noi.
Ad un'ora e mezzo da Pescara, il festival dedicato ai Fifties coinvolge milioni di giovani e meno giovani, appassionati di quegli anni. Per un'intera settimana, la città si trasforma in un mega set cinematografico. Che sia giorno o notte fonda, ad ogni angolo di Senigallia, dalla riviera fino al centro storico, intorno alla Rocca della Roveresca, puoi trovare feste a tema, lezioni di ballo, concerti gratuiti tutti perfettamente in stile, con tanto di auto d'epoca parcheggiate fuori.
Anche se solo per 24 ore, io, Barbara, Alessia, Lucia e Valentina non potevamo perderci l'occasione di diventare pin up per un giorno. Così, caricate in macchina le nostre micro valigie piene di corsetti, foulard, gonne, zeppe e ballerine, in stile '50, rossetto, eye liner e rimmel in borsetta e con in mente le acconciature da realizzare, siamo partite alla volta di Senigallia. Dopo un'attenta preparazione di gruppo, con i nostri “victory rolls” tra i capelli, fissati da tantissima lacca, numerosi ferrettini e ovviamente una bandana, eccoci trasformate.
“Jamborine”, “Pink ladies”. Sono tantissimi i soprannomi che ci affibbiano mentre raggiungiamo il clou del festival. Nonostante gli abiti in giro siano molti e variegati, chissà perché è il nostro abbigliamento a fare furore. C'è persino gente che ci chiede di poterci scattare delle foto. Ma è quando incontriamo 3 “soldati americani” che scandiscono i loro “inni militari”, perfettamente in stile Pearl Harbor, che sembra davvero di aver viaggiato nel tempo.
Quando scendiamo nei giardini della Rocca, dopo aver attraversato barbieri e parrucchieri dell'epoca, e una sfilza di stand dove si vendono abbigliamento ed accessori rigorosamente a tema, intorno a noi tutti sono abbigliati a dovere e allora ci sembra davvero di essere in un episodio di “Happy Days”.
L'atmosfera travolge la città anche il giorno dopo. Questa volta però sono quasi solo le donne a sfoggiare costumi a pois o a fiori, scollature a cuore e occhiali da sole rigorosamente a punta, mentre gli uomini, eccetto per i dj provenienti da America ed Europa, preferiscono una mise più moderna. E in fondo è proprio l'America anni '50 a segnare i primi passi di una donna iper femminile, sempre più libera ad audace.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 3
Condividi: