"Abbiamo dodici mesi da ora per dare un segnale di cambiamento netto e inequivocabile. Sulle riforme istituzionali, sulle riforme economiche, sulla giustizia... O vinciamo la sfida o siamo fuori per sempre e spalancheremo a Grillo le porte della vittoria". Gaetano Quagliariello in un'intervista ad Avvenire scommette su un governo capace di cambiare marcia. "Ora - dice il ministro delle Riforme - ci sara' piu' omogeneita', ci saranno meno contraddizioni, meno fibrillazioni, meno polemiche strumentali. I numeri presto potrebbero non essere piu' quelli di prima, ma la forza politica del governo non diminuirebbe. Si', sono ottimista: il Paese attende risposte e le risposte potranno arrivare". Quagliariello poi lancia la sfida a Renzi e al Pd: "Si sono nascosti dietro le nostre tensioni, ma ora non hanno piu' alibi. Devono accettare la sfida a chi e' piu' innovatore, piu' riformista, piu' capace di modernizzare il Paese. Collaboriamo in questa fase di emergenza, poi torneremo a sfidarci". "Dobbiamo tutti noi prendere un impegno solenne: mai piu' al voto con questa legge elettorale tragicamente inadatta all'attuale contesto. Possiamo cambiarla a dicembre, a gennaio, anche dopo, ma se qualcuno pensa che dopo quanto accaduto alle prossime elezioni politiche si possa votare ancora con il Porcellum non ha capito niente - spiega ancora il ministro -: la crisi di sistema diverrebbe ancora piu' profonda e la reazione di rigetto definitiva. Grillo o chi per lui a quel punto dovrebbe solo calare le reti". E annuncia un ddl nei prossimi giorni: "Sono deciso ad assumere subito un'iniziativa forte: superare un bicameralismo perfetto ormai insostenibile, semplificare il processo legislativo e disegnare parallelamente il nuovo sistema di voto che potra' essere operativo a partire dalla primavera del 2015".
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