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Pubblicato il 10/10/2013 17:05

Crisi, l'addio di 32 mila stranieri è costato 86 milioni di euro

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I 32mila stranieri che nel 2011 hanno lasciato l'Italia hanno privato le casse dello Stato di 86 milioni di euro. A stimarlo la fondazione Leone Moressa, che in uno studio spiega come "nonostante la crisi gli stranieri rappresentano ancora una risorsa per il territorio nazionale". In Italia si contano 2,3 milioni di lavoratori immigrati (il 10,1% del totale degli occupati), in sede di dichiarazione dei redditi notificano al fisco 43,6 miliardi di euro (pari al 5,4% del totale dichiarato) e pagano di Irpef 6,5 miliardi (pari al 4,3% del totale dell'imposta netta).
Ma la crisi sta modificando progressivamente anche le prospettive economiche e occupazionali dei migranti che iniziano a trovarsi per la prima volta in competizione con i nuovi disoccupati italiani disposti ad accettare lavori e redditi sinora rifiutati. I risultati sono raccolti nel Rapporto Annuale sull'Economia dell'Immigrazione 2013 realizzato dalla fondazione Leone Moressa ed edito da Il Mulino e patrocinato dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dal Ministero degli Affari Esteri

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