Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio questa mattina ha inviato una nota al presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e ai parlamentari abruzzesi, per denunciare la persistente situazione dell'Ente, ridotto sul lastrico, senza soldi in cassa e in regime di dissesto guidato imposto dalla Corte dei Conti, con un severo piano di rientro finanziario pluriennale. "Sono ormai cinque anni che amministro debiti e casse vuote, la Provincia di Chieti e' un caso nazionale che merita la stessa attenzione di Roma e di altre citta', come Catania, per le quali sono stati presi provvedimenti "salvataggio". Abbiamo 140 milioni di debiti pregressi contratti con i mutui, dobbiamo ripianare oltre 12 milioni con il piano di rientro decennale e dal 2008 ad oggi il Governo ha tagliato i trasferimenti per 14 milioni, indispensabili per far funzionare la macchina dell'Ente".
"Quasi 2mila chilometri di strade sono ormai senza manutenzione - prosegue Di Giuseppantonio - e 49 edifici scolastici che si allagano in occasione di piogge di entita' di poco superiore alla norma. Non abbiamo soldi e potremo accendere nuovi mutui solo tra 40 anni - ribadisce Di Giuseppantonio - chiedo formalmente che si apra un caso Chieti, sarebbe profondamente ingiusto non riservare a noi le medesime attenzioni"
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