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Pubblicato il 17/03/2015 17:05

Febbo: sui punti nascita un inaccettabile comportamento maggioranza

febbo

"Quello che sta avvenendo intorno alla questione dei Punti nascita ha davvero dell'incredibile, come e' assurdo il comportamento del presidente D'Alfonso e della sua maggioranza". E' quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo. "D'Alfonso - aggiunge Febbo - durante il Consiglio regionale ha annunciato, come nel suo stile, un incontro con il Ministro Lorenzin per discutere di possibili deroghe alla chiusura in particolare per una citta' che ha nel cuore e che ieri ha visto ancora una volta il sindaco in prima fila. Una dichiarazione d'amore rivolta chiaramente a Sulmona e questo non puo' essere accettato visto che ci sono altre tre importanti centri della nostra regione, Ortona, Atri e Penne, che attendono con il fiato sospeso. Avremmo preferito ascoltare il presidente della Regione dichiarare il suo affetto, e con esso una dichiarazione di intenti, per tutte le citta' coinvolte e senza nessuna preferenza".

"Sono assolutamente condivisibili le motivazioni, soprattutto orografiche - prosegue Febbo - alla base della richiesta di deroga per Sulmona ma sono altrettanto forti quelle che potrebbero evitare le chiusure di Ortona (che ha superato la soglia dei 500 parti, come da numeri certificati, e possiede alti standard in termini di sicurezza e qualita' del servizio offerto); ma le questioni orografiche valgono anche per Atri (che tra l'altro ha numeri di tutto rispetto) e Penne, senza considerare che le chiusure di questi Punti nascita causerebbero un preoccupante ingolfamento di ospedali come Chieti e Pescara che sono gia' al limite (e oltre). Su Ortona pero' - sottolinea Febbbo - ci sono delle precise responsabilita' del sindaco D'Ottavio che non solo ha brillato per la sua sconcertante latitanza ai tavoli istituzionali, alle sedute del Consiglio (eccetto ieri), alle varie riunioni, ma non e' riuscito a coinvolgere il territorio come ha fatto invece il suo collega Ranalli; il primo cittadino di Sulmona e' stato sempre presente e al suo fianco c'erano gli altri 25/30 sindaci della Valle Peligna e dell'Alto Sangro. Ma probabilmente D'Ottavio si e' fatto incantare dalla promesse di Paolucci e D'Alessandro".

"Ma e' la stessa maggioranza di centrosinistra ad allinearsi al suo Presidente e proprio per il Consiglio straordinario di lunedi' aveva annunciato ufficialmente, con tanto di comunicati stampa interforze, l'arrivo in aula di una nuova risoluzione sui Punti nascita. Ovviamente cio' non e' avvenuto. E' evidente che i colleghi del centrosinistra non sono stati in grado di formulare il tanto sbandierato documento gia' nel corso dell'annunciata riunione di maggioranza di sabato scorso, non essendo riusciti a trovare la quadra tra le varie correnti interne: da un lato il tandem Commissario ad acta - Assessore alla Sanita' e dall'altro alcuni Consiglieri, rappresentanti dei vari territori coinvolti, che premono per una sospensione del Decreto. Tra l'altro - conclude Febbo - il Consiglio regionale di lunedi' e' iniziato con ben due ore di ritardo proprio per permettere alla maggioranza un ulteriore tentativo di sintesi, andato anche questo a vuoto"

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