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Pubblicato il 16/05/2014 17:05

Botta e risposta tra gli attivisti del Forum dell'acqua e D'Amario

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Botta e risposta tra gli attivisti del Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua e il manager della Asl di Pescara, Claudio D'Amario, sulla vicenda della megadiscarica dei veleni della Valpescara e sull'acqua potabile contaminata, a margine di un sit-in, davanti agli uffici della Asl del capoluogo adriatico, promosso nell'ambito della giornata nazionale di mobilitazione della campagna 'Stop biocidio'. In particolare i manifestanti sono tornati a chiedere la realizzazione di un'approfondita indagine epidemiologica e l'istituzione del Registro regionale dei tumori e delle malattie riconducibili all'esposizione da inquinanti. Gli attivisti hanno anche denunciato "l'inerzia delle autorita' sanitarie rispetto al gravissimo problema della megadiscarica". Nel corso dell'incontro Renato Di Nicola, del Forum acqua, ha sottolineato che sul sito web della Asl non c'e' traccia di informazioni sull'acqua, sul disastro ambientale della Valpescara o sullo studio dell'Istituto superiore di sanita', secondo cui circa 700mila persone hanno bevuto acqua contaminata fino al 2007. Ad oggi, hanno attaccato gli attivisti, non si sa niente circa l'avvio di un "monitoraggio a fini sanitari delle derrate alimentari prodotte nei campi della Val Pescara irrigati con l'acqua del fiume e del pescato". Il manager della Asl ha sottolineato che "dal 2009, anno del mio insediamento, ho preteso controlli sistematici delle acque che son risultati tutti negativi e i dati sono stati comunicati agli enti preposti". Sul fronte del registro tumori D'Amario ha spiegato che si tratta di "un registro regionale e non tocca alla Asl. Sicuramente - ha sottolineato - so che c'e' un monitoraggio aziendale che si basa su dati raccolti e che c'e' uno staff epidemiologico che sta cominciando a lavorare anche in questo senso per poter poi essere d'aiuto alla Regione". "Noi - ha detto ancora D'Amario - siamo l'unica Asl ad aver fatto un monitoraggio continuo delle acque e un'indagine sulle diossine, dando quindi garanzie sugli alimenti. La Asl di PESCARA e' anche l'unica in grado di fare un'indagine epidemiologica autonoma in quanto gia' dispone di dati. Gli organismi competenti a fare questo tipo di indagini, pero', sono la Regione e i ministeri". Rispondendo alle richieste dei manifestanti, D'Amario si e' detto disponibile ad un confronto costante con le associazion

 

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 La realizzazione di un'approfondita indagine epidemiologica e l'istituzione del Registro regionale dei tumori e delle malattie riconducibili all'esposizione da inquinanti. Sono alcune delle richieste avanzate, questa mattina, dal Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua al manager della asl di Pescara, Claudio D'Amario, nel corso di un sit-in organizzato nell'ambito della mobilitazione nazionale della campagna 'Stop Biocidio' in Italia. I manifestanti si sono ritrovati davanti alla sede della direzione sanitaria della Asl per denunciare "l'inerzia delle autorita' sanitarie rispetto al gravissimo problema di Bussi". Durante il faccia a faccia con D'Amario i rappresentanti del Forum hanno anche evidenziato che sul sito web della asl non ci sono informazioni sull'acqua, ne' sul disastro ambientale di Bussi e ne' sullo studio dell'Istituto superiore di Sanita'. Renato Di Nicola, del Forum, ha anche fatto presente al direttore della asl che i cittadini non hanno notizie "se sia stato avviato un monitoraggio a fini sanitari delle derrate alimentari prodotte nei campi della Val Pescara irrigati con l'acqua del fiume e del pescato". Da parte sua D'Amario ha evidenziato che "dalla data del mio insediamento, cioe' il 2009, ho preteso controlli sistematici delle acque che sono risultati tutti negativi. Questi dati sono stati comunicati agli enti preposti". Per quanto riguarda la richiesta di istituire un registro tumori, ha risposto che e' "un registro regionale e che non tocca alla asl. Sicuramente - ha aggiunto - so che c'e' un monitoraggio aziendale che si basa su dati raccolti e che c'e' uno staff epidemiologico che sta cominciando a lavorare anche in questo senso per poter poi essere d'aiuto alla Regione. Noi - ha proseguito - siamo l'unica asl ad aver fatto un'indagine frequentissima e un monitoraggio continuo delle acque e anche un'indagine sulle diossine dando quindi garanzie sugli alimenti. La asl di Pescara e' anche l'unica in grado di fare un'indagine epidemiologica autonoma in quanto gia' dispone di dati. La Regione e i ministeri pero' sono gli organismi deputati a fare questo tipo di indagine".Infine D'Amario si e' detto disponibile al confronto costante con i cittadini. 

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