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Pubblicato il 04/10/2013 23:11

Frattale (Ance): no a limiti di appalti per le imprese

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''Impedire alle imprese  - aggiunge il numero uno dei costruttori aquilani, Gianni Frattale - di andare oltre un tetto di commesse, e' una soluzione ingenua ed illusoria. Il tema, e gli edili lo sanno, e' stato sviscerato in tutte le sue sfumature nei tavoli con il Ministero per la Coesione territoriale, competente per la ricostruzione tramite il capo Dipartimento Aldo Mancurti. C'e' grande sensibilita' su questo obiettivo, ma pochi strumenti legittimi - riconosce il presidente Ance L'Aquila - Ogni tentativo legislativo di limitazione dei lavori per un'impresa si scontra con le regole del libero mercato e della liberta' d'impresa''. Per Frattale, quindi ''una simile imposizione aprirebbe contenziosi immediati e sicuramente perdenti per l'amministrazione e per gli imprenditori locali; non si puo' impedire ad un'impresa sana che ha sempre rispettato i patti contrattuali e riconsegnato lavori di qualita' e per tempo di acquisire commesse, di crescere e di creare lavoro e sviluppo nel Paese. E sorprende che sia proprio Confindustria a proporlo''. ''Quello che possiamo fare invece - suggerisce Frattale - e' far leva sulle nostre credenziali d'imprenditori che hanno la loro storia lavorativa e personale ben radicata nel territorio''.

Per questo Ance L'Aquila da sempre ''insiste'' sulle politiche di legalita' e trasparenza come il rating, una specie di pagella pubblica di qualita' sulle capacita' reali di un'azienda; l'elenco degli operatori, liste di imprese sane e controllate, depositate nelle prefetture; le polizze assicurative e fidejussorie sui cantieri per coprire i rischi di ritardi e lavori non eseguiti o eseguiti male ed altri validi strumenti contrattuali su cui il cittadino e le amministrazioni possono far leva. ''Sul rispetto di queste regole sfidiamo le imprese di fuori - sempre il responsabile Ance - Perche' sul rispetto di queste regole la competizione non e' fra imprese grandi o piccole, locali o forestiere, ma fra imprese oneste o meno. Se ostacoli si vogliono mettere, possono essere solo ostacoli all'illegalita'. Per il resto e' il cittadino committente che sceglie a chi affidare i lavori, a dover fare scelte oculate''. ''Le imprese iscritte ad Ance - assicura infine Frattale - sono in grado di fornire certezze ai committenti proprio per le politiche cui abbiamo improntato il nostro contributo alla ricostruzione, lavorando in continua sinergia con le istituzioni agli strumenti di garanzia e controllo''

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