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Pubblicato il 10/11/2012 18:06

L'Italia dei Valori abruzzese si schiera con Di Pietro

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Mascitelli: "Il Pd non ci avveleni i pozzi". Costantini: "Costruiamo un polo alternativo a Monti"

 

Il senatore Alfonso Mascitelli in qualita' di coordinatore regionale Idv in Abruzzo ha detto che 'nell'Idv non ci sono due linee politiche ma una sola: la costruzione di un centrosinistra alternativo a Monti'. L'assemblea regionale abruzzese raccolta nella sala del consiglio della Provincia di Pescara ha appoggiato la proposta di Mascitelli, che ha spiegato l'Idv 'non accetta un centrosinistra definito dalle pagelle di legittimita' stilate dal solo Pd'.

'Siamo preoccupati per i veti imposti dal Pd sulle intese nazionali e non vorremmo che il Pd avvelenasse i pozzi anche in Abruzzo, ora che c'e' bisogno di una grande azione contro Chiodi'. Cosi' il senatore Idv, Alfonso Mascitelli ha messo in allarme l'assemblea regionale del partito in corso di svolgimento a Pescara sui possibili scenari futuri della regione.

Ma Mascitelli dopo aver spiegato il pericolo ha proiettato in avanti il suo ragionamento affermando anche che 'il riformismo in Abruzzo e' un'area di cambiamento che non esclude ne' movimento ne' associazioni civiche e questo vale soprattutto per il movimento Cinque Stelle di Grillo verso il quale l'Idv ne riconosce il grande bisogno di protesta e cambiamento anche in Abruzzo', ha puntualizzato Mascitelli.

'Le ultime proposte sulla legge elettorale hanno come funzione primaria quella di impedire che nasca un simbolo elettorale antagonista al sistema Monti'. E' quanto dichiarato oggi da Carlo Costantini, capogruppo Idv alla Regione Abruzzo

Costantini ha poi spiegato che tra premi di maggioranza e soglie di sbarramento 'ci avviciniamo al regime, perche' in pericolo la democrazia. Sembra una legge elettorale fatta apposta per forzare la situazione e far succedere Monti a se stesso. Dobbiamo costruire un quarto polo, antitetico al sistema Monti, con alleanze sui progetti e non cartelli elettorali - ha insistito - se il Pd vuol discutere con noi bene, senno' andiamo per conto nostro con un polo dei non allineati, perche' non e' in crisi il progetto Idv, in quanto noi rivendichiamo con orgoglio di aver detto 43 volte no ai provvedimenti del governo Monti'.

 

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