Dovrebbe essere il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, guidato da Donato Carlea, a risarcire armatori e pescatori di Pescara per il mese di maggio, considerato che non hanno ancora avuto la possibilita' di tornare in mare, non essendo terminati i lavori di dragaggio del porto. L'idea e' stata lanciata oggi pomeriggio nel corso di un incontro tra i rappresentanti delle istituzioni locali con armatori e pescatori che ancora una volta hanno riferito tutte le problematiche che sono costretti ad affrontare, non solo perche' e' diventato impossibile sopravvivere senza lavoro, ma anche perche' il ritorno in Adriatico sembra lontano. Si e' quindi ipotizzato di chiedere al Provveditorato, ritenuto responsabile dei ritardi, di utilizzare le somme del ribasso derivanti dalla gara di appalto, per la marineria. La Regione, rappresentata dagli assessori Carlo Masci e Mauro Febbo, ha assicurato che saranno garantiti i fondi (pari a 76mila euro) necessari ad assicurare le imbarcazioni.
"Senza assicurazione in mare non si torna", aveva chiarito in apertura di incontro Mimmo Grosso - che rappresenta l'Associazioni Armatori Pescara, ma una condizione fondamentale alla stipula delle assicurazioni e' una ordinanza della Capitaneria che attesta la profondita' dei fondali. Un altro capitolo e' quello dei fondi del Decreto sviluppo, pari a tre milioni di euro, che la marineria attende di ricevere come ristoro per il lungo periodo di fermo (in questo caso si tratta di 3 milioni di euro). A questo proposito e' stato deciso che 500mila euro saranno destinati dagli armatori ai dipendenti. Per quanto riguarda invece la cassa integrazione guadagni relativa al 2013, di cui non si hanno ancora notizie e che rischia di non essere percepita dagli operatori portuali, ha garantito il proprio interessamento la senatrice Federica Chiavaroli. Il presidente della Provincia Guerino Testa ha annunciato che chiedera' un incontro direttamente con il ministro dei Trasporti Lupi, per avere chiarezza sul progetto di dragaggio, e con il Provveditore Donato Carlea, fortemente contestato dalla marineria perche' avrebbe piu' volte modificato il programma di intervento nel porto di Pescara man mano che si andava avanti con i lavori. Il sindaco Luigi Albore Mascia, ha garantito invece che i bollettini relativi alla tassa sui rifiuti non vanno pagati dalla marineria, che ha ottenuto una sospensione dal Comune per il 2013. La categoria, seppur sfinita, sembra intenzionata a pazientare ancora un po' ma il rischio di manifestazioni eclatanti e' sempre altissimo e piu' volte nella giornata di oggi e' stato minacciato che lunedi' mattina verra' bloccato l'asse attrezzato.
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Grosso: la situazione si è aggravata
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