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Pubblicato il 05/04/2013 23:11

Dragaggio del porto di Pescara, la rabbia dei pescatori

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Conto alla rovescia per tornare in mare dopo il 30 aprile

La marineria pescarese si dice soddisfatta per le garanzie annunciate dai rappresentanti istituzionali nell'incontro sul dragaggio svoltosi oggi, con tutti i soggetti coinvolti, in Provincia e, almeno per ora, annulla le proteste ventilate, annunciando pero' che vigilera' costantemente ed attentamente sullo svolgimento dei lavori.
'La notizia piu' bella ricevuta oggi - ha affermato Mimmo Grosso in rappresentanza dei pescatori - e' che le istituzioni si impegneranno a farci saltare il fermo biologico, cosi' da non doverci fermare poco dopo aver ripreso il mare. Il referente della Sidra, in disparte - ha sottolineato - mi ha garantito che il 15 partiranno i lavori di dragaggio. Se tornavamo in mare prima dell'inizio dei lavori, d'altronde, l'Unione Europea non avrebbe riconosciuto il disagio e avremmo perso gli indennizzi. L'assessore regionale Mauro Febbo, inoltre, ora si concentrera' completamente sui tre milioni di euro del decreto sviluppo'.
Soddisfazione anche per l'impegno della senatrice Federica Chiavaroli (Pdl), che 'si occupera' della questione cassa integrazione, cercando di reperire le risorse necessarie per pagarci, pari a 400-500mila euro. Si impegnera' anche a farci sospendere il pagamento delle imposte - ha aggiunto Grosso - cosi' da poter avere un po' di respiro una volta ripreso a lavorare'.
'Il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, inoltre - ha aggiunto il rappresentante della marineria - ci ha dato garanzie rispetto ad una serie di richieste che avevamo avanzato, come l'approvvigionamento idrico ed elettrico sul molo Sud e l'antincendio, oltre all'assicurazione. L'unica stonatura dell'incontro odierno - ha evidenziato - e' stata l'assenza del Governo e del provveditore alle Opere pubbliche, Donato Carlea che, comunque, ha mandato una mail ad un rappresentante istituzionale alla fine della riunione'.
'Aspetteremo e continueremo a vigilare, sperando che gli impegni assunti oggi vengano rispettati, anche perche' - ha concluso Grosso - la tensione, ormai, e' alle stelle'. 

 

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La protesta di armatori e pescatori ha caratterizzato la riunione tra istituzioni e marineria per fare il punto sui lavori di dragaggio. La rabbia degli operatori e' esplosa nella Sala dei Marmi della Provincia e dopo aver urlato tutta la loro rabbia e la loro disperazione nei confronti delle istituzioni hanno abbandonato l'aula. All'incontro non si e' presentato il Provveditorato alle opere pubbliche, che ha appaltato i lavori alla ditta Sidra. Appena il rappresentante della ditta ha preso la parola armatori e pescatori hanno cominciato a urlare e poi sono andati via. 

 La riunione e' ripresa tra mille tensioni, per fare il punto della situazione. Il prefetto Vincenzo D'Antuono ha comunicato che nei prossimi giorni, una volta consegnate le controanalisi, i lavori potrebbero partire e oggi c'e' stato un incontro in Regione per fissare i tempi, che dovrebbero essere quelli prefissati. E' emerso - ha spiegato il prefetto - che ci sarebbero dei risparmi, rispetto alla spesa inizialmente prevista, e cio' consentirebbe di effettuare ulteriori lavori per liberare il porto dalla sabbia. Dall'assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo e' partito un Sos chiarissimo: "Se entro il 30 aprile la marineria non esce in mare avremo problemi, sara' un disastro economico per la categoria". Di qui la necessita' di fare chiarezza, subito, sull'iter del dragaggio. E' stato molto polemico nei confronti di chi dovrebbe eseguire i lavori di dragaggio Camillo Grosso, dell'Associazione Armatori, che si e' chiesto che fine faranno i fanghi, considerato che a questa risposta non e' stata ancora data risposta nonostante l'aggiudicazione dei lavori sia avvenuta da tempo. Ha anche fatto notare che per capire come stanno le cose l'Associazione ha presentato una richiesta di accesso agli atti ma non ha mai ricevuto risposta dal Provveditorato. I problemi di chi lavora in mare sono legati non solo ai pagamenti che incombono ma anche al fatto che per il 2013 non ci sono, al momento, le condizioni per accedere alla Cassa integrazione guadagni. Ci sono poi 60 famiglie che non hanno ancora percepito la Cig per il 2012. A breve, inoltre, si attende un'altra "tegola", cioe' il fermo pesca estivo che la marineria di Pescara vuole evitare, non lavorando dal mese di luglio dell'anno scorso. Al centro degli attacchi dell'Associazione anche il presidente della Regione Gianni Chiodi per le mancate risposte ad una serie di richieste avanzate dagli armatori in vista del ritorno in mare. Grosso ha confermato che si pensa ad una manifestazione di protesta clamorosa. 

Carlo Alberto Marconi, della Sidra, impresa incaricata di svolgere i lavori di dragaggio al porto di Pescara, ha risposto alle richieste della marineria sui tempi dell'intervento promosso dal Provveditorato e ha spiegato che la ditta e' "organizzata per avviare i lavori il 15 aprile. Si parte dalla imboccatura della canaletta - ha detto - e si va verso l'interno. Quindi si provvedera' prima nella canaletta e poi nel porto canale. Si conta di andare avanti fino al 30 aprile per consentire alla marineria di tornare in mare dopo questa data". Si prevede di scavare 1000 - 1400 metri cubi al giorno, lavorando fino a 12 ore al giorno. In seguito si prosgeuira' "a massimo regime". Il materiale e' destinato a finire nella vasca di colmata. Gli e' stato fatto notare che in base a questo cronoprogramma i lavori (il bando prevedeva 200mila metri cubi) non termineranno in 85 giorni come previsto. Nel corso della riunione ha preso la parola, tra gli altri, Mario Amicone, direttore generale dell'Arta il quale ha spiegato che quello delle analisi del materiale affidate ai tecnici dell'Arta "non e' mai stato un problema". "Le analisi sono pronte, ha assicurato, il dirigente del laboratorio sta facendo la relazione e lunedi' sara' consegnato il tutto al Provveditorato". Ha anche fatto notare che solo una piccola quantita' del materiale dragato sara' destinata a ripascimento, il resto andra' in vasca di colmata o sara' destinato a trattamento e poi a discarica. La vasca di colmata e' una "idea nuova' dell'ultimo momento, e a questo proposito c'e' stato un incontro il 25 marzo. Grazie all'Arta - ha aggiunto Amicone - e' stato sventato il rischio di mettere il materiale nella vasca di colmata non impermeabilizzata". Marconi ha ammesso che inizialmente, a seguito della aggiudicazione dei lavori, era stato stabilito che il materiale finisse in Belgio. 

 

Presente anche Tonino Giardini, responsabile nazionale di Coldiretti Impresa Pesca, oggi pomeriggio a Pescara in occasione dell'incontro promosso dell'Associazione armatori, per discutere delle problematiche legate al mancato dragaggio del porto di Pescara. "Cio' che sta accadendo ha dell'inverosimile - ha evidenziato Giardini - la categoria e' fortemente penalizzata, ma oggi piu' che mai e' necessario valutare le azioni da compiere. Personalmente ho gia' presentato il forte stato di disagio delle marinerie pescaresi al ministero, riscontrando grande attenzione. Dalla Direzione generale mi hanno assicurato l'impegno per esonerare le sole marinerie pescaresi dal fermo biologico. Esonero che avevamo chiesto come Impresa Pesca con nota dello scorso 15 febbraio". Altra problematica evidenziata durante l'incontro e' l'impossibilita' dei pescatori di beneficiare di ammortizzatori sociali (che scattano sulla base delle giornate di lavoro effettuate) per l'anno 2013. "L'impossibilita' di percepire la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali aggrava ancora di piu' la situazione - rincara Giardini - e' evidente che l'esonero dal fermo biologico e' l'unica soluzione che puo' fornire una boccata di ossigeno ad una categoria fortemente penalizzata". 

 

Il commento della senatrice Federica Chiavaroli: servono misure straordinarie

 "Quella che ha colpito il porto di Pescara, per via del mancato dragaggio, e' una catastrofe per la quale sono necessarie misure straordinarie e agli operatori andrebbe accordata la sospensione del pagamento dei contributi e delle imposte". Lo ha detto nel pomeriggio la senatrice abruzzese del Pdl Federica Chiavaroli partecipando all' incontro in Provincia tra armatori, pescatori, operatori commerciali e rappresentanti delle istituzioni, vale a dire Regione, Provincia, Comune, Prefetto, Capitaneria di Porto, Inps, Arpa, Unione degli industriali. "A queste categorie - ha proseguito Chiavaroli - deve essere lasciato un minimo di respiro, anche quando ripartiranno le attività", per cui va loro accordata la sospensione dal pagamento di contributi e imposte. Chiavaroli ha anche annunciato che "il 16 aprile, se i lavori non cominceranno, presentero' una interrogazione al ministero". Proprio oggi la ditta Sidra ha infatti annunciato che i lavori prenderanno il via il 15 aprile, per proseguire anche dopo la stagione balneare quando la draga raggiungera' la zona commerciale. "Spero che il 15 aprile sia l'ultima data" - ha detto Chiavaroli riferendosi ai precedenti annunci di inizio lavori, che sono stati disattesi. "Chiedero' un impegno del Senato per il porto di Pescara - ha concluso. E' una tragedia che non ha prodotto morti ma ha fatto gravissimi danni al tessuto economico". 

 

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