Una linea comune, e un'intesa forte, con Legambiente Abruzzo per ribadire la contrarieta' della Regione all'insediamento di piattaforme petrolifere nel tratto di mare antistante il litorale. Questa mattina a Pescara il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano ha incontrato il Presidente regionale di Legambiente Angelo Di Matteo, alla vigilia della "Conferenza internazionale delle regioni adriatiche e ioniche, per la salvaguardia delle coste del Mediterraneo dall'estrazione di idrocarburi in mare", in programma domani a Venezia. Alla Conferenza prenderanno parte il Ministro per l'Ambiente Corrado Clini, i rappresentanti dei Consigli regionali di Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, e dei governi di Slovenia, Croazia, Montenegro e Albania.
"Con Legambiente - spiega Pagano - c'e' totale condivisione su questo tema, su cui da tempo stiamo collaborando. Del resto l'Abruzzo e' stata la prima Regione in Italia ad adottare specifici provvedimenti legislativi per regolamentare l'attivita' di estrazione degli idrocarburi sul territorio, che di fatto ha bloccato una serie di insediamenti che insistevano in aree a rischio idrogeologico, a forte vocazione agricola e di rilevanza paesaggistico-ambientale. Oggi la sfida si combatte pero' in mare, e venerdi' ribadiro' a Clini la nostra assoluta contrarieta' alla presenza di pozzi petroliferi in Adriatico"
Per Pagano e' da rivedere anche tutto l'aspetto che riguarda la governance dei giacimenti. "Il piano per la 'Strategia Energetica Nazionale' - aggiunge - accentra sul Ministero tutte le competenze al rilascio di permessi e autorizzazioni, relegando le Regioni e gli altri enti locali a un ruolo meramente marginale, senza poteri di intervento e di veto sulle concessioni. E' ovvio che e' un sistema che non funziona, perche' se alla Regione spetta la programmazione sulle vocazioni dei territori, pianificando anche i relativi investimenti, non si puo' consentire che lo Stato stravolga i progetti senza neppure doverne discutere con la Regione stessa". Il Presidente del Consiglio, alla luce anche della posizione comune assunta dalle altre Regioni adriatiche, ha deciso di convocare nei prossimi mesi un nuovo vertice in Abruzzo.
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