"La Provincia di Chieti deve mantenere la sua identità, magari può ampliarsi prendendo alcuni Comuni del Pescarese, ma può continuare a esistere anche da sola".
Lo ha afferamto il sindaco di Chieti,Umberto Di Primio, in relazione al provvedimento di riorganizzazione delle Province abruzzesi previste dal decreto sulla spending review.
"Alla luce dell'ultima stesura della norma sulla revisione della spesa pubblica, dopo essermi sentito sull’argomento con i senatori Fabrizio Di Stefano, Giovanni Legnini e Alfonso Mascitelli, convinto che sia necessaria un’attenta riflessione intorno al tema del riordino delle Province - spiega Di Primio - ritengo che, analizzate le peculiarità del territorio abruzzese, nonché la storia della nostra regione, tutti noi dovremmo lavorare, e io lo farò, ad ogni livello, sia istituzionale, che d'opinione pubblica, affinché l'Abruzzo possa avere tre Province".
"Per quel che riguarda Chieti - aggiunge il primo cittadino - visto che può contare su 104 Comuni, e considerato sopratutto che unica fra le province abruzzesi rispetta sia il criterio della popolazione che dell’estensione territoriale dettati dal governo, credo che essa debba conservare la propria autonomia e identità di provincia capoluogo, magari ampliando la sua stessa provincia con i Comuni del Pescarese, se si troverà un accordo in tal senso, già ricadenti nella arcidiocesi di Chieti-Vasto".
"Dopo l’insediamento dell’ufficio di presidenza, il Consiglio delle autonomie locali dovrà entrare nel merito della questione e decidere su quante province l’Abruzzo dovrà avere - conclude Di Primio - considerando, alla luce di quanto prima, che la provincia di Chieti può continuare ad esistere anche da sola".
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