"Sull'attività del Comitato Via, ad oggi, non c'è alcuna procedura di infrazione in atto da parte dell'Unione europea". Lo sostiene il responsabile del Comitato Via, Antonio Sorgi, rispondendo alle affermazione di Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo.
"Il Comitato Via - prosegue Sorgi - sta operando nel più assoluto rispetto delle procedure è l'assenza di infrazioni Ue lo conferma. La correttezza di tale attività è testimoniata da un dato oggettivo: in precedenza, quando non avevo competenza in materia, il Comitato Via è arrivato ad avere aperte contemporaneamente fino a 25 procedure di infrazione Ue che sono peraltro sfociate in due sentenze di condanna davanti alla Corte di Giustizia europea. Voglio precisare che negli anni 2011-2012 il Comitato Via ha ricevuto dalla Ue una sola richiesta di 'pre-informativa UE-Pilot', che non è una procedura di infrazione, sul trasporto pubblico locale a tecnologia innovativa della Pescara-Montesilvano, che proprio perché è una tecnologia innovativa lo Stato e le Regioni attendono dalla Ue disposizione su come valutarla. Mi sembra evidente che questo Comitato ha invertito una pericolosa tendenza che certo non ci poneva in una posizione privilegiata di fronte alla Ue". Il riscontro sull'attività del Comitato Via segna risultati positivi anche sul fronte della giustizia amministrativa. La maggior parte dei ricorsi è stata rigettata e la Regione è risultata soccombente in un solo procedimento riguardante un impianto sportivo. "In un altro procedimento - chiarisce il responsabile del Comitato - quello riferito alla Forest Oil, su cui il Comitato ha condiviso tra l'altro le osservazioni del Wwf Abruzzo, i giudici amministrativi hanno emesso un'ordinanza nella quale ci chiedono un riesame da svolgere in contradditorio con la parte interessata. Ci accingiamo a dare seguito all'ordinanza". L'attività del Comitato Via, composto da 12 dirigenti di enti pubblici e 3 professionisti, "si muove dunque in assoluta conformità del codice dell'Ambiente". Così come "appaiono ridicole le accuse secondo cui la Regione opera con sistemi da 'medioevo ambientale'. La Regione Abruzzo, a livello nazionale e internazionale, viene presa ad esempio per le procedure innovative che adotta a livello ambientale e per la gestione trasparente del settore. Non è un caso - conclude Sorgi - che negli ultimi due anni siamo stati invitati a workshop nazionali e internazionali nei quali le nostre procedure sono state prese ad esempio come 'buone pratiche'".
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