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Pubblicato il 19/09/2012 22:10

Taglio delle Province, fioccano le proposte al Cal

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Le posizioni dei Comuni discusse dall'assemblea. La video intervista a Mario Pupillo

E' tornato a riunirsi questa mattina all'Emiciclo il Cal (il Consiglio delle Autonomie Locali), chiamato a discutere sulle proposte di riordino delle Province abruzzesi. Alla seduta di oggi sono stati invitati i Sindaci dei Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti, che hanno illustrato alcune ipotesi sulla revisione delle attuali circoscrizioni. I Comuni di Ortona, Atessa e Martinsicuro si sono detti favorevoli al mantenimento delle attuali Province dell'Aquila e di Chieti, con la creazione di una terza Provincia Pescara-Teramo. Il Comune di San Giovanni Teatino ha invece chiesto il mantenimento dell'attuale Provincia di Chieti, o in alternativa la creazione della Citta' Metropolitana Chieti-Pescara.

Il Comune dell'Aquila e il Comune di Lanciano hanno ribadito la loro adesione alla proposta di creare due Province: una L'Aquila-Teramo, l'altra Pescara-Chieti. Da alcuni rappresentanti del Teramano sono emerse perplessita' sull'accorpamento all'Aquila, mentre nel corso del dibattito e' stata lanciata l'idea (non ancora formalizzata, pero') di un'unica Provincia regionale.

Il Presidente del Cal Antonio Del Corvo ha spiegato che in questo caso il capoluogo, pero', sarebbe L'Aquila (tutelata dallo status di capoluogo regionale, prevalente rispetto al criterio del numero degli abitanti), a meno di diversi accordi che dovessero essere raggiunti eventualmente con Pescara. I Sindaci di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona hanno infine depositato un documento condiviso, in cui si invita il Cal, nell'elaborazione della proposta di riordino, a tenere in considerazione il mantenimento dei servizi essenziali nei sette ambiti in cui fu diviso il territorio abruzzese all'epoca della redazione del Qrr (il Quadro di Riferimento Regionale)

All'odierna seduta del Consiglio delle Autonomie Locali hanno partecipato 7 dei 19 sindaci invitati, con numero di abitanti superiore ai 10.000: Avezzano, Giulianova, Atessa, Lanciano, Vasto, San Giovanni Teatino e Martinsicuro. La riunione e' iniziata con l'audizione del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che ha presentato una proposta che individua la possibilita' di istituire una provincia unica regionale o, in subordine, la previsione di due province con caratteristiche demografiche, socio-economiche e territoriali equilibrate tra loro. In questo ultimo caso, quindi, prevedere L'Aquila-Teramo e Pescara-Chieti. Durante l'incontro sono emerse varie ipotesi dai Comuni presenti, tra cui la soppressione di tutte le province, il mantenimento della Provincia di appartenenza, ma gli interventi erano legati da un unico comune denominatore e cioe' la salvaguardia del territorio, mantenendone l'equilibrio e l'attenzione alla riorganizzazione dei servizi, evitando di spogliare il territorio di uffici di rilevanza per il cittadino. Anche il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e' intervenuto, formalizzando la proposta del suo Comune, nella quale si ribadisce la necessita' di sopprimere le Province e di attribuire sempre piu' funzioni alle amministrazioni comunali ma al contempo, nel documento emerge un'apertura verso la possibilita' L'Aquila-Teramo, considerando l'integrazione delle risorse dell'una e dell'altra realta', che ne deriverebbe. "Dobbiamo necessariamente tener conto che alle nostre competenze gia' importantissime per il territorio, come ad esempio viabilita' ed edilizia scolastica - ha dichiarato il presidente del CAL, Antonio Del Corvo - si sono aggiunte altre funzioni statali di estremo valore come i trasporti pubblici e privati e l'ambiente. Il lavoro del CAL, non si esaurira' il 2 ottobre, quando scadra' il termine per la presentazione della nostra proposta di riordino, ma continuera' per il discorso legato alle deleghe, un ambito in cui, noi non saremo passivi. La vera sfida si avra' proprio sulle deleghe e ci attiveremo con nostre proposte, al fine di evitare lo smembramento del territorio". A margine della seduta e' stato approvato all'unanimita' dei presenti, il regolamento interno per i lavori del Consiglio delle Autonomie Locali.


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