Monta la polemica intorno agli esami per il TFA, il tirocinio formativo attivo, introdotto dall'ex Ministro Mariastella Gelmini, in sostituzione della vecchia SSIS, la scuola di specializzazione che abilitava all'insegnamento.
Circa 170 mila aspiranti insegnanti, in tutta Italia, lo scorso mese di luglio hanno sostenuto un test composto da 60 domande. Il superamento del cosiddetto quizzone consente l'accesso alla prima prova scritta.
Ben pochi sono stati gli ammessi alla prima fase d'esame. Ma se per una gran parte di aspiranti docenti le cose si sono sistemate grazie all'"abbuono" di tutte quelle domande ambigue o errate, secondo quanto decretato da una commissione introdotta dall'attuale ministro Profumo, permettendo così il raggiugimento dei fatidici 21 punti necessari all'ammissione, a tutti coloro che avevano superato il quizzone senza "agevolazioni" le cose non vanno giù.
A spiegare le ragioni della protesta, una lettera, preparata da un gruppo di aspiranti docenti, tra i pochi che superarono il quizzone in prima battuta.
"Siamo un nutrito gruppo di aspiranti insegnanti che hanno superato la prova preliminare tfa in prima battuta e che in data 10 agosto si sono visti ingiustamente scavalcare nella graduatoria dei punteggi di altri candidati i quali, pur avendo ottenuto un punteggio reale di risposte corrette inferiore, ora sono risaliti in graduatoria grazie a un ingiustificato e gratuito abbuono di domande.
Gent.mi Signori,
siamo indignati di fronte a questo trattamento iniquo che mette sullo stesso piano la preparazione e la mancanza di preparazione, il merito e la buona sorte. Ciò non rende onore al merito di coloro che hanno svolto e superato il test senza bisogno di aiuti, abbuoni miracolosi e sanatorie. Inoltre i criteri con cui sono state considerate sempre corrette alcune domande appaiono del tutto arbitrari in quanto, il più delle volte, sono stati annullati quesiti soltanto sulla base di vizi di forma che non pregiudicavano affatto la possibilità per i candidati di rispondere correttamente. Ancor peggio, sono stati inspiegabilmente invalidati innumerevoli quesiti privi di ambiguità: a puro titolo esemplificativo (gli esempi sono veramente troppi per passare inossevati) ricordiamo la domanda riguardante i colori della bandiera tedesca, totalmente corretto nella formulazione e nelle opzioni di risposta fornite.Con questa operazione si è squalificato una volta per tutte il valore della prova preliminare, decurtata della validità di più di un terzo dei quesiti per alcune classi di concorso.Ci riteniamo danneggiati in primo luogo per la palese mancanza di serietà, la superficialità, il pressapochismo e la vergognosa negligenza con cui sono stati redatti i test, e in secondo luogo per il fatto che ora i sottoscritti si troveranno a competere nelle seguenti prove con un numero di candidati che per molte classi di concorso e università è addirittura decuplicato. Molti degli ammessi alla prova preliminare nella prima graduatoria stilata sono neolaureati o aspiranti insegnanti i quali, non potendo contare sui punti aggiuntivi derivanti dal servizio, hanno puntato tutto sulle proprie capacità e conoscenze e che ora vedono seriamente compromesse le possibilità di accedere al tirocinio formativo a causa di una sanatoria intermedia che premia in maniera del tutto aleatoria e indiscriminata.
Ricordiamo che:
- il decreto prevede l'attivazione del tfa anche in caso di numero di ammessi inferiore ai posti disponibili;
- la pratica di "abbuonare" ovvero considerare corrette per tutti una o più domande del test è formalmente scorretta, in quanto contraddice l.art. 15 comma 7 del d.m. 10 settembre 2010 n. 249: nel decreto infatti si parla di n° 60 quesiti, ognuno dei quali presenta una e una sola risposta esatta del valore di 0,5 punti;
- inoltre i candidati più giovani si trovano ora ad avere a disposizione un minor numero di domande per poter "recuperare" lo svantaggio in termini di punteggio nei confronti di altri candidati con maggiore anzianità di servizio.
Infine, ci preme denunciare come, con l'ultima revisione dei punteggi, siano state violate le regole di anonimato previste dal bando, in quanto diverse università nel frattempo avevano già provveduto a pubblicare online le graduatorie con i nominativi di tutti i candidati ammessi e non ammessi, inclusi altri dati quali codice fiscale, punteggio e codice compito: si veda per esempio il sito dell'Università di Napoli "Federico II".
E' evidente come la revisione dei punteggi sia avvenuta infrangendo le regole di segretezza in modo ben più palese che non la trascrizione di segni di riconoscimento et similia.
Consideriamo quindi la procedura scorretta e impugnabile, nonchè bastevole ad annullare la validità dell'aggiornamento punteggi.
A tutela dei nostri diritti richiediamo pertanto che venga garantita l'ammissione al tirocinio formativo (previo superamento della prova scritta e orale) per tutti coloro i quali erano risultati ammessi nella prima graduatoria stilata dopo il test preliminare, anche qualora non dovessero trovarsi in posizione utile da accedervi per punteggio finale, con la possibilità quindi di essere ammessi in sovrannumero rispetto ai posti stanziati.
A questo fine, oltre alla già avviata denuncia della situazione sui maggiori organi di stampa, ci riserviamo di intraprendere al più presto un'azione legale collettiva".
I docenti ammessi in prima istanza alla seconda prova del tfa
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