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Pubblicato il 13/08/2015 16:04

Balneabilità a Pescara, Forza Italia: patetico scaricabarile delle responsabilità

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Seduta straordinaria della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, per analizzare la difficile situazione sullo sversamento di liquami nel fiume Pescara e sulla balneabilita' del litorale pescarese a seguito della rottura di una condotta fognaria avvenuta il 28 luglio scorso. I consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo (presidente della Commissione Vigilanza) e Lorenzo Sospiri (capogruppo) nel corso di una conferenza stampa hanno fatto il quadro della vicenda mettendo in evidenza in prima battuta l'assenza del direttore dell'Arta Damiani impegnato a Pescara per 'fornire all'autorita' giudiziaria copia della documentazione relativa al medesimo argomento', cioe' l'acquisizione di documenti inerenti la questione. Il risultato della seduta di Commissione Vigilanza - spiegano Febbo e Sospiri - e' un patetico scaricabarile delle responsabilita' su una vicenda rispetto alla quale e' doveroso fare chiarezza. Lo stesso assessore Mazzocca convocato in Commissione non e' riuscito a dare risposte esaurienti chiedendo addirittura il rinvio della discussione a successiva data. Anche dalla Asl di Pescara, rappresentata dalla dottoressa Carla Granchelli, direttore dell'Ufficio Igiene, Epidemiologia e Sanita' Pubblica, abbiamo ricevuto solo sterili rassicurazioni considerato come non sia stata realizzata nessuna indagine epidemiologica ne' tantomeno sono stati acquisiti dati rilevanti come quelli dei medici di famiglia e/o medici di guardia che avrebbero permesso di fare un quadro della situazione piu' preciso. Una vicenda del genere non puo' essere affrontata con leggerezza - rimarcano Febbo e Sospiri - ci sono responsabilita' istituzionali precise e per questo vogliamo capire cosa non ha funzionato e dove si e' interrotta la comunicazione tra Istituzioni e cittadinanza, tenuta completamente all'oscuro e che ha continuato a fare il bagno nei liquami per giorni. Ricordiamo che in 17 ore sono finiti nelle acque del fiume Pescara e di conseguenza in mare ben 30 milioni di litri di liquami, 450 litri di Oxystrong impiegati per tentare di arginare, invano, la potenza batteriologica di quello sversamento. E' doveroso, quindi, il coinvolgimento della Regione alla quale comunque spetta un controllo dell'operato dei Comuni nella gestione delle acque reflue e della balneazione. Questa vicenda, oltre alle problematiche riferite alla salute - hanno oservato Febbo e Sospiri - sta creando un grave danno economico al sistema turistico causa una pessima gestione. Martedi' in Consiglio e oggi in Vigilanza si continua: dilettanti allo sbaraglio e gli abruzzesi pagano".

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