'In cantiere a questo punto ci devono essere le gru. Se dovessimo iniziare oggi a fare le riforme perche' abbiano effetto a dicembre, staremmo freschi. Adesso e' il momento di attuare quello che abbiamo fatto dal 15 novembre. La gente deve vedere le gru nei cantieri, gli asili che aprono, i bandi che partono'. Cosi' Fabrizio Barca, ministro della Coesione territoriale, in un'intervista al Corriere della Sera firmata da Antonella Baccaro.
Barca ha parlato anche dei fondi per la ricostruzione, ricordanco che «in Abruzzo abbiamo creato due uffici speciali». Nel passaggio successivo si chiariscono le funzioni di questi uffici che serviranno «A gestire la ricostruzione. Il modo per sbloccare molti interventi che sono fermi non è, come dicono molti, semplificare le procedure ma individuare qualcuno le gestisca, assumendosene la responsabilità. Siamo bravissimi nelle emergenze, poi però ci perdiamo nella ricostruzione».
Barca ha ricordato anche le modalità di selezione, quel famoso "Concorsone" che sta suscitando parecchie polemiche a L'Aquila. Il Ministro ha detto che si stanno cercando un bando pubblico « 300 tra ingegneri, geologi, architetti, riservando il 50% dei posti a chi abbia già maturato e dimostrato esperienza sul territorio. Poi se funzioneranno, li useremo in altre emergenze».
L'obiettivo finale, non solo per la ricostruzione, secondo Barca è quello di creare la voglia di ripartire a famiglie e imprese.
«Stante l'enorme lavoro fatto nella prima fase, che chiamo ascendente, non era facilissimo comunicare. I cittadini ci hanno firmato un assegno. Ora, in questa fase finale del governo, discendente, diventa decisiva la comunicazione, che non è propaganda. Noi non dobbiamo convincere nessuno. Il nostro scopo è che alle imprese e alle famiglie torni la voglia di ripartire, di rischiare», conclude il ministro.
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