"La mia testimonianza e' di chi vorrebbe davvero dare una speranza ai cittadini dell'Aquila. Io sono rimasto molto colpito quando ho visitato le case del cento storico e ho visto negli occhi di una signora che il dolore continuava a esserci". Lo ha detto il ministro della Cultura, Massimo Bray, a margine della presentazione del cartellone della seconda edizione dell'evento "I Cantieri dell' immaginario", presentato stamane a L'Aquila al ristrutturato Palazzetto dei Nobili. "Il governo - ha aggiunto a proposito del restauro del centro cittadino - deve fare questo con un impegno molto preciso perche' e' un dovere, che sento io ma deve sentire tutto il governo".
"La cultura puo' essere sicuramente il collante per creare il senso di comunita' - ha aggiunto Bray - ma credo che in questo momento siano le scelte politiche che devono dare una risposta a questo paese. DDevono essere scelte politiche forti, sicure, in cui dobbiamo garantire che i cittadini tornino nella loro citta', che i palazzi, le abitazioni civili, insieme a quelle storico-artistiche religiose, quindi in quelle grandissime opere, siamo tutti impegnati a restaurare, che si riesca a trovare di nuovo la vita per i cittadini dell'Aquila", ha detto ancora.
"Non si possono cambiare le risorse per situazioni come L'Aquila, perche' L' Aquila, come alcune altre realta' del Paese, e' il simbolo di un Paese che vuole credere in uno sviluppo differente e che vuole rispettare i propri cittadini". Lo ha detto a L'Aquila il ministro per i Beni e le attivita' cultrali, Massimo Bray. "Credo - ha aggiunto - che sia veramente venuto il momento di dire con chiarezza che se vogliamo sperare che i cittadini abbiano di nuovo fortuna e fiducia nella politica, la stessa politica dev'essere capace di ascoltare i cittadini e dare risposte precise".
"Le risposte sono sicuramente nel dare piu' risorse alla cultura. Mi sembra che tutto il governo, partendo dal presidente del Consiglio, che anche domenica ha ribadito il suo impegno, ritiene che le risorse della cultura ci dovranno essere", ha detto stamane Massimo Bray. Il ministro per i Beni e le attivita' culturali ha aggiunto che, pero', "nel caso dell'Aquila si va oltre l'impegno per un ministero: l'impegno verso una comunita', verso una citta' che deve essere restituita alla sua vita, al senso di quotidianita' capace anche di permettere a tutti gli abitanti di progettare il proprio futuro"
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