Scende la cassa integrazione, ma forse non e' una buona notizia". Esordisce cosi' una nota a firma del segretario geneale della Uil Abruzzo Roberto Campo. "Nel I trimestre del 2015, le ore autorizzate di cassa integrazione sono scese in Abruzzo di piu' di 1/3 (-34,5%) rispetto al I trimestre del 2014. La discesa - analizza Campo - dipende anzitutto dal crollo della cassa in deroga: -86,3% rispetto al I trimestre dell'anno scorso. Rispetto al mese di febbraio, il crollo della cassa in deroga e' ancora piu' pronunciato: -93,1%. Questo crollo dipende dal fatto che il Governo ha deciso da tempo di indebolire lo strumento: con i pagamenti, siamo fermi ad aprile 2014: non solo c'e' il ritardo, ma ad oggi manca la copertura finanziaria; le autorizzazioni per il 2015 non potranno superare i 5 mesi in un anno. Difficile - osserva il segretario Uil - pensare che la fine della cassa integrazione in deroga corrisponda al ritorno al lavoro. Piu' probabile, purtroppo, che l'uscita dalla cassa in deroga sia solo un'uscita dal sussidio. Meno cassa in deroga uguale meno reddito, non piu' lavoro. In confronto al dato nazionale, l'Abruzzo va per conto suo su quasi tutto. Scende la cassa, ma meno che in Italia; crolla la cassa in deroga, ma piu' che in Italia; cresce la cassa straordinaria, mentre scende in Italia; scende la cassa ordinaria, il doppio rispetto all'Italia. Il Governo si propone nei prossimi decreti di delegati in attuazione del Jobs Act di ridurre durata e qualita' di tutte le tipologie di cassa integrazione: scelta sbagliata e intempestiva - sostiene Campo - che scassa un importante strumento di protezione sociale. La Regione, con il Fondo Sociale ridotto ai minimi termini - commenta infine il segretario generale della Uil Abruzzo - ha scelto di non protestare per il taglio abnorme della dotazione di fondi strutturali europei subito dall'Abruzzo, ed e' ancora piu' inerme sul fronte delle politiche del lavoro".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: