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Pubblicato il 17/03/2015 17:05

Dati Cresa, settore manifatturiero in ripresa in Abruzzo

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Le indagini congiunturali del Cresa mostrano che nel corso del 2014 il settore manifatturiero regionale mostra qualche segnale di debole ripresa, mentre le costruzioni versano ancora in forte difficoltà. 
Rispetto all'anno precedente, infatti, l'industria in senso stretto vede persistere la contrazione dei soli livelli occupazionali, mentre gli altri indicatori assumono valori positivi; l'edilizia, al contrario, mostra flessioni di fatturato, commesse e occupazione e incrementi di tutte le tipologie di costi. Nel 2014 nessuno dei due settori ha riguadagnato in pieno le posizioni ante crisi. Il manifatturiero, a fronte di un quasi allineamento ai livelli produttivi e di fatturato del 2008 e un certo miglioramento delle proprie performance sui mercati internazionali, vede contrarsi, principalmente per effetto della crisi del mercato interno, il numero di occupati. L'edilizia mostra una situazione assai peggiore: rispetto al 2011 (primo anno dell'indagine congiunturale Cresa sul settore) mostra flessioni della produzione, del fatturato, delle commesse e dell'occupazione e incrementi di tutte le tipologie di costo. In ambedue i settori l'andamento appare seguire le dimensioni di impresa, migliore nelle aziende di grandi dimensioni e peggiore in quelle più piccole."Il perdurare della crisi - dichiara il Presidente Unioncamere Abruzzo, Lorenzo Santilli - grava sull'andamento del settore edile che continua a mostrare enormi problemi, mentre quello manifatturiero, nonostante qualche segnale positivo, stenta a ritornare su ritmi di crescita. Il quadro resta ancora sfavorevole, permeato da enormi difficoltà. La complessità ed onerosità dell'accesso al credito da parte delle imprese e i ritardi nei tempi di pagamento della PA rendono la situazione dell'industria in senso lato assai difficile nel nostro Paese." "Se a ciò - prosegue Francesco Prosperococco, direttore del Cresa - si aggiungono la scarsa proiezione internazionale e le limitate capacità di ricerca e innovazione del sistema economico abruzzese, la situazione regionale appare in tutta la sua gravità. è improrogabile - aggiunge Prosperococco - l'adozione di politiche di sostegno concrete volte a consolidare il tessuto delle imprese esistenti, favorire la nascita di nuove attività, rafforzare gli skills e le competenze delle risorse umane, sostenere l'internazionalizzazione, stimolare la sperimentazione e l'adozione di processi innovativi, solo per fare alcuni esempi"

L'indagine del Cresa e, stata condotta su un campione valido di 429 imprese regionali con almeno 10 addetti. "I risultati della rilevazione sull'andamento del periodo ottobre-dicembre 2014, in linea con quelli dei trimestri precedenti - evidenzia il direttore del Centro, Francesco Prosperococco", sembrano confermare il miglioramento dell'andamento del settore manifatturiero abruzzese che sembra trainato dalla ripresa del mercato interno, mentre permangono difficoltà sul fronte della competitività internazionale". Produzione, fatturato e ordini interni mostrano, infatti, variazioni su base trimestrale e annua positive; al contrario, export e ordini esteri, dopo i consistenti incrementi tendenziali dei precedenti nove mesi e congiunturali della prima metà dell'anno, fanno segnare contrazioni su ambedue gli orizzonti temporali. Permane critica la situazione dell'occupazione. Per quanto riguarda la produzione dell'industria manifatturiera, si rileva un aumento (congiunturale: +2,3%; tendenziale: + 0,5%) che si accompagna ad un lieve peggioramento rispetto al trimestre precedente del grado di utilizzo degli impianti produttivi (dal 67,9% al 67,3%). L'indagine congiunturale relativa all'andamento del settore delle costruzioni nel secondo semestre 2014 si è basata sulle interviste a 149 imprese edili aventi sede in regione. Il settore delle costruzioni in Abruzzo mostra un andamento migliore di quello medio nazionale. La produzione vede incrementi su base semestrale e annua del 3,5% e 3,1%, le commesse mostrano un incremento congiunturale intorno all'1,4% e una tenuta tendenziale, il fatturato aumenta del 3,3% rispetto alla prima metà del 2014 e dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2013. Assai critico si conferma l'andamento dell'occupazione, con decrementi su ambedue gli orizzonti temporali intorno al 3%. Sono, in particolare, i livelli dell'occupazione straniera a soffrire di criticità strutturale, con una flessione del 9,3% a livello tendenziale e un più contenuto decremento (-1,6%) congiunturale. Le previsioni degli operatori per i prossimi sei mesi, ottenute dalla differenza tra la percentuale di risposte ottimistiche e quelle pessimistiche, sono negative, nettamente peggiori di quelle espresse nel semestre precedente, per produzione, commesse, fatturato e tenuta del livello dei costi.

 

 

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