"Le dichiarazioni dell'Assessore regionale Silvio Paolucci testimoniano un'assoluta mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio e delle decisioni prese democraticamente in Aula". E' quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, in merito alla presa di posizione dell'Assessore regionale alla Sanità sui Punti nascita. "Di fronte a questo atto inaccettabile, ci appelliamo al senso di responsabilità del Presidente del Consiglio Di Pangrazio - sottolineano i Consiglieri regionali di opposizione - , al quale chiediamo che ponga in essere tutti gli atti necessari per dare attuazione alla risoluzione approvata democraticamente dall'Assemblea. Ci piace sottolineare - aggiungono Sospiri e Febbo - come anche nell'altra risoluzione votata dalla maggioranza di centrosinistra, si metta in evidenza la necessità di un riesame di tutto il procedimento. Inoltre con il nostro documento, sostenuto da tutti i gruppi di minoranza, abbiamo ribadito l'esigenza di una sospensione degli effetti del decreto commissariale in modo che i Manager delle Asl non andassero avanti con gli atti propedeutici alle chiusure dei Punti nascita. Quindi anche il Commissario ad acta e l'Assessore alla Sanità votando la risoluzione del centrosinistra hanno riconosciuto che il tema è di assoluta rilevanza e per questo va approfondito e riesaminato attentamente. Noi come Forza Italia - ribadiscono Febbo e Sospiri - sicuri di interpretare il sentimento di tutta l'opposizione chiediamo, anche se non sarebbe necessario, il rispetto e l'applicazione della nostra risoluzione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale ma se ciò malauguratamente non dovesse accadere siamo pronti a qualunque azione politica. Infine non resteremo a guardare silenti che anche la rete delle emergenze urgenze venga stravolta con la chiusura dei Pronto Soccorso, misure mai poste al Presidente Chiodi, quale clausola di uscita dal commissariamento. Se il consiglio non è tenuto in considerazione per noi ogni legge sarà campo di battaglia per difendere e l'Abruzzo e la dignità del Consiglio già da domani".
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