La sospensione dei benefici contributivi, per i lavoratori autonomi colpiti nel 2009 dal sisma in Abruzzo, è conseguenza delle disposizioni comunitarie, che vedono nelle erogazioni di questo tipo aiuti di stato illegali. Si intende così salvaguardare i soggetti che, nel futuro, dovrebbero restituire le somme oggetto di agevolazione. Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, risponde nel corso del question time alla richiesta di chiarimenti dell'onorevole Giovanni Lolli sulle circolari Inps e Inail che fanno venir meno gli effetti della legge di Stato sui pagamenti dei contributi.
'La scelta di sospendere le erogazioni dei benefici' per le imprese autonome vittime del terremoto del 2009, spiega il ministro, 'discende da puntuali disposizioni di diritto comunitario prevalenti sulle nazionale, a cui l'amministrazione e' dovuta a conformarsi e per 'salvaguardare i soggetti interessati, che sarebbero stati esposti alla restituzione nel momento in cui sarebbe intervenuta la pronuncia contraria delle istituzioni comunitarie'.
Il carattere di aiuti di Stato, per le agevolazioni di questo tipo, osserva Fornero, 'e' pacifico e non e' confermato solo con le circolari in esame', infatti risultano 'iscritte nel registro comunitario degli atti illegali'. Gli uffici del ministero, aggiunge il titolare del dicastero, 'hanno provvedimento a notificare questa misura, che costituisce un atto dovuto ai sensi del diritto comunitario, finalizzata a evitare che l'Italia sia assoggettata a pesanti sanzioni finanziarie, come di recente avvenuto per gli aiuti di stato erogati per la formazione'.
L'onorevole Giovanni Lolli: Pronti alla mobilitazione
"Ho chiesto oggi al Ministro Fornero, durante il Question Time alla Camera, per quale motivo l'Inps e L'Inail si siano permesse di chiedere la restituzione del 100% dei contributi sospesi, violando la legge 183 del 2011 nella quale e' prevista la restituzione del 40% della tasse e contributi sospesi a seguito del terremoto. La risposta che il Ministro mi ha dato e' stata sconcertante". Lo afferma il deputato del Pd Giovanni Lolli.
"Mi ha detto - spiega il parlamentare - che ci sarebbe una 'consolidata prassi' da parte della Commissione europea a considerare iniziative come questa come aiuti di Stato e quindi e' stato lo stesso Ministero a chiedere a Inps e Inail di intervenire. Addirittura, secondo il Ministro Fornero, lo avrebbe fatto per aiutarci, evitando cioe' che ci dovessimo trovare, un domani, a restituire il restante 60%. Il Ministro ha aggiunto che ci viene, comunque, concessa la bella possibilita' di utilizzare il 'de minimis'. Rispondo in questo modo. Primo: non e' vero che c'e' una definitiva condanna dell'Europa, non c'e' neanche una procedura di efrazione ancora aperta. La Commissione si e' limitata a chiedere chiarimenti al governo italiano relativi all'Abruzzo e allo stesso modo agli interventi relativi all'Umbria, Marche e Molise. Secondo: il Ministro non ha spiegato come mai solo all'Abruzzo viene richiesta la restituzione del 100 % di quanto sospeso e non alle altre regioni. Terzo: il Ministro non ha spiegato come mai, se fosse vera l'esistenza di questa prassi consolidata, non sia stata data una disposizione analoga a quella degli Enti previdenziali all'Agenzia delle Entrate. Quarto: per quanto riguarda il 'de minimis' siamo alla presa per i fondelli. Il 'de minimis' e' concesso - per altro solo al comune dell'Aquila - dalla norma sulla cosiddetta Zona Franca Urbana e, come il Ministro non puo' ignorare - dice Lolli - chi lo usasse per ridurre la restituzione delle tasse non lo potrebbe piu' usare per le proprie attivita' ordinarie. Siamo di fronte ad un comportamento grave e illegittimo. Le leggi le fa il Parlamento, non le fanno ne l'Inps, ne l'Inail ne il Ministero i quali le devono solo applicare. Rinnovo l'invito a tutte le forze della comunita' terremotata ad una forte, democratica e unitaria mobilitazione".
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