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Pubblicato il 13/04/2015 15:03

"Il Parco della Costa Teatina non fermerà Ombrina mare"

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Lo affermano i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, insieme al deputato Fabrizio Di Stefano

"L'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina non comportera' in alcun modo lo stop al progetto dell'insediamento petrolifero di Ombrina Mare 2 di fronte al litorale frentano, cosi' come precisato dal Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in Parlamento". Lo hanno ribadito questa mattina a Pescara i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, che insieme al deputato Fabrizio Di Stefano (che aveva presentato l'interrogazione a Galletti) sono tornati a chiedere un impegno concreto da parte della Regione per bloccare l'impianto. Un impegno che non puo' piu' passare dall'istituzione del parco costiero, come annunciato dalla maggioranza nel corso della seduta di giovedi' scorso in cui e' stata bocciata la risoluzione presentata dal centrodestra e dal M5S. "Prima di conoscere la risposta del Ministro - sottolinea Febbo - avevamo sostenuto che si trattava di due procedure completamente diverse tra loro. Il problema e' che oggi esiste una norma, che si chiama 'Sblocca Italia', da noi ribattezzata 'Sblocca trivelle', che e' autonoma e che ha un suo percorso proprio. A questo si aggiunge che nel Partito Democratico ci sono due realta': una nazionale, legata alle lobby industriali e del petrolio, e una dimensione locale che invece vorrebbe effettivamente bloccare questi impianti. Il Presidente D'Alfonso dovrebbe dunque trovare la forza di contrapporsi al Governo nazionale del suo stesso partito. Per quanto riguarda il parco, poi, mi sembra che anche i Sindaci espressione del PD non stiano muovendo un dito per l'istituzione dell'area protetta". Di Stefano, che critica anche il fatto che il commissario Pino De Dominicis - incaricato di redigere la perimetrazione dell'area protetta - non disponga di una struttura tecnica che possa conferire una validita' scientifica alla perimetrazione stessa, chiede di coinvolgere i territori, come avvenuto in occasione della battaglia (vinta) contro il Centro Oli di Ortona. "Spetta alle istituzioni portare avanti una battaglia vera - ha precisato - e spetta all'opinione pubblica far sentire la propria voce, per ribadire il proprio no agli insediamenti petroliferi, che oggi sappiamo non potranno essere bloccati con l'istituzione del Parco della Costa"

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