Il progetto 'Ombrina mare' puo' ancora essere bloccato, con lo sforzo importante degli amministratori abruzzesi, ma ora si apre "un'altra partita", quella del piano previsto dal decreto 'Sblocca Italia', ribattezzato come 'Sporca Italia', che portera' a "nuove istanze e progetti di gasdotti, stoccaggi e grandi infrastrutture energetiche". E' "indispensabile", allora, un "tavolo permanente presso la Regione per affrontare quella che si sta profilando come una vera e propria espropriazione di massa del territorio". La pensano cosi' i 23 soggetti, tra associazioni e comitati, che da tempo si battono contro i progetti di sfruttamento dell'estrazione petrolifera in Adriatico e che ora rilanciano la propria mobilitazione per salvare il territorio, sottolineando che "secondo lo Statuto della Regione Abruzzo la vita democratica dei cittadini abruzzesi si fonda sulle protezione dell'ambiente" e che "le lobby che operano a livello governativo si sono poste in diretto contrasto con i principi che gli abruzzesi si sono dati per regolare la loro esistenza". Sottolineando che nel passaggio parlamentare dello 'Sblocca Italia', "anche grazie alla mobilitazione dei cittadini, e' stato introdotto un comma che prevede la necessita' di un piano in cui individuare le aree in cui consentire o meno le attivita' petrolifere", le associazioni, nel corso di una conferenza stampa, hanno sottolineato che "nonostante la relazione del piano sia stata affidata al Ministero dello Sviluppo Economico, questo puo' rivelarsi un vero e proprio boomerang per i petrolieri e per il Governo". "E' indifferibile l'istituzione di un tavolo permanente presso la Regione - hanno aggiunto - con riunioni a cadenza settimanale in cui affrontare l'enorme mole di progetti e procedimenti sulle grandi opere energetiche che cadono dall'alto sulla nostra testa. Ricordiamo che il 37% della terraferma e' sottoposto a 31 procedimenti amministrativi riguardanti gli idrocarburi, mentre nel mare antistante la nostra regione sono attivi 19 procedimenti su oltre un milione di ettari di superficie. Il tavolo e' essenziale per coordinarsi e scambiarsi informazioni sulle varie iniziative"
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