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Pubblicato il 07/08/2014 16:04

Ombrina Mare, le proposte di Vacca a Legnini

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''Oggi ho incontrato il sottosegretario Legnini sul tema Ombrina, e gli ho sottoposto due proposte di testo normativo che vieta le trivellazioni di fronte al costituendo Parco della Costa Teatina. I due testi sono stati presentati anche nell'ultimo decreto competitivita', insieme ad altri emendamenti che abrogando le disposizioni del 2012 ripristinavano il limite di 12 miglia in tutta Italia. Tutti gli emendamenti pero' sono stati dichiarati inammissibili''. Lo dice il deputato pescarese Gianluca Vacca (M5S).

''Questo incontro e' l'ultimo appello per il governo e per il PD: non saremo piu' disposti ad accettare scuse o giustificazioni. Se non vogliono modificare la legge per ripristinare il limite in tutta Italia, almeno cominciamo con il proteggere le coste della Regione verde d'Italia. Queste le due opzioni che abbiamo presentato a Legnini: Proposta 1) Al fine di conservare la qualita' del paesaggio e per un uso durevole della diversita' biologica, riconoscendo l'esigenza fondamentale nella preservazione in situ degli ecosistemi e degli habitat naturali, e per non mettere a rischio la qualita' delle aree da includere nel Parco Nazionale (da istituirsi ai sensi dell'articolo 8, comma 3, della legge 23 marzo 2001, n. 93), nelle zone di mare poste in un raggio di dodici miglia dalla costa adriatica, tra i comuni di Ortona e di Vasto, sono vietate nuove attivita' e installazioni fisse e mobili per la prospezione, la ricerca e la coltivazione di idrocarburi, nonche' le estensioni e gli adeguamenti delle installazioni esistenti, anche se munite delle autorizzazioni necessarie.'' ''Proposta 2) Per le imprescindibili necessita' di tutela ambientale e di protezione del paesaggio, al fine di non mettere a rischio la qualita' delle aree di produzione agroalimentare e le economie locali a forte vocazione turistica,facenti parte del Parco Nazionale "Costa teatina" (da istituirsi ai sensi dell'articolo 8, comma 3, della legge 23 marzo 2001, n. 93), nelle zone di mare poste in un raggio di dodici miglia dalla costa adriatica, tra Ortona e Vasto, e' vietato l'avvio di nuove attivita' e installazioni fisse e mobili per la prospezione, la ricerca e la coltivazione di idrocarburi, nonche' l'estensione e l'adeguamento delle installazioni esistenti, anche se munite delle autorizzazioni necessarie''. 

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