Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto di nomina della Commissione del Ministero della Salute che ha bocciato il 'metodo Stamina'. Di conseguenza è sospeso anche il parere contrario alla sperimentazione. Accolto dunque il ricorso del presidente di Stamina, Davide Vannoni.
Nella loro ordinanza, i giudici amministrativi hanno invitato il Ministero della Salute ad effettuare un'istruttoria approfondita sul tema del 'metodo Stamina'.
Stamina Foundation contestava davanti al Tar la composizione della Commissione scientifica del Ministero dche ha bocciato la sperimentazione, sostenendo, che gli esperti non fossero stati imparziali, e alcuni membri si erano espressi contro il metodo prima ancora di essere nominati.
Nella lunga ordinanza con la quale ha sospeso la nomina della Commissione del ministero della salute è scritto che è necessario che ai lavori del Comitato scientifico per la sperimentazione che ha bocciato il 'Metodo Stamina' "partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non hanno già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al Comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo".
Il Tar inoltre fa dei rilievi circa l'obiettività del giudizio della Commissione scientifica. Nel dispositivo i giudici infatti rilevano che "i vizi che inficiano la composizione del Comitato scientifico si riflettono sull'obiettività dell'espletamento dei compiti ad esso assegnati".
La reazione del padre della piccola Noemi
"E' una buona notizia, dopo tanto qualcuno conferma quello che diciamo da tempo, ci siamo sgolati, ma nessuno ci ha mai ascoltati: ben venga la sentenza del Tar Lazio, ora da padre chiedero' il risarcimento danni a chi ha causato il dramma a mia figlia con tre no alle cure compassionevoli". E' quanto dichiara Andrea Sciarretta, papa' di Noemi, la bimba di 18 mesi affetta da Sma, l'atrofia spinale muscolare, a proposito del pronunciamento del Tar Lazio sul metodo Stamina. Le cure compassionevoli devono fare loro il percorso, devono andare avanti, se il comitato scientifico non era giusto anche quello che aveva attestato viene in un certo senso sbugiardato - ha aggiunto Sciarretta - i giudici devono quindi dire si' alle cure, adesso vogliamo concretezza, non ci accontentiamo piu' di sperare e basta: le cure vadano avanti, io intanto per i tre no che sono stati detti alla piccola Noemi chiedero' il risarcimento danni a tutte le persone che le hanno causato questo dramma
'Noi - ha poi aggiunto - continuiamo la nostra battaglia: questa e' una sospensiva, non e' ancora la soluzione. E l'annuncio del ministro di una nuova commissione e' l'inizio di una nuova battaglia''. Il papa' di Noemi, appena 26enne, sta lottando da tempo per l'accesso al metodo per sua figlia, conosciuta come 'amica del Papa' e affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1). Lo scorso 25 novembre l'ennesimo no di un giudice, questa volta dall'Aquila, dopo i due tentativi al tribunale di Chieti. La notizia era arrivata proprio mentre Noemi si trovava in ospedale a Chieti dopo il ricovero di domenica 24 novembre. Oggi Andrea Sciarretta al telefono ride: ''quando Nomei si e' sentita male domenica ho creduto di averla persa. Ho tanto pregato. Mi sono rivolto a Gesu' perche' la forza mi stava abbandonando poi ho guardato mia figlia e ho ripreso a lottare. La forza me la dai tu Noemi, ho pensato. Poi arrivano queste notizie e quindi hai la conferma che il cammino e' quello giusto". La decisione del Tar, ha aggiunto Andrea, "e' una ulteriore conferma che le cure compassionevoli devono andare avanti. Il tempo ci sta dando ragione. I giudici che si occuperanno ancora di Noemi dovranno capire che Noemi dovra' avvedere alle compassionevoli". . ''Noi - aggiunge il papa' di Sofia - continuiamo la nostra battaglia: questa e' una sospensiva, non e' ancora la soluzione. E l'annuncio del ministro di una nuova commissione e' l'inizio di una nuova battaglia''. Ora ''confidiamo nella sperimentazione che sara' fatta negli Usa'', conclude De Barros facendo riferimento all'annuncio dato ieri dal presidente di Stamina Foundation Davide Vannoni: da gennaio sara' fatta una sperimentazione del metodo Stamina a Miami.
La Regione Abruzzo "ora sia piu' incisiva sulle cure compassionevoli e il presidente Chiodi si attivi". Questo l'appello del papa' di Noemi, la bimba abruzzese di 18 mesi affetta da Sma1, ai vertici della Giunta regionale. La scorsa estate proprio il Consiglio regionale approvo' all'unanimita', su proposta del Consigliere di maggioranza, Emilio Nasuti, una risoluzione che impegnava il Governo a garantire l'accesso a tutti a questo metodo. Lo scorso 20 novembre, la commissione Sanita' del Consiglio regionale dell'Abruzzo, ha istituito un tavolo tecnico presso la Direzione regionale Sanita' per verificare, nell'ambito della legge sulle cure compassionevoli, l'applicazione del metodo Stamina in alcuni ospedali abruzzesi, dopo l'audizione dei due promotori del metodo Stamina, Davide Vannoni e Marino Andolina.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 3
Condividi: