La Giunta comunale di Pescara ha approvato ieri una delibera (consegnata alla Regione Abruzzo) in cui si 'esprime parere non favorevole' al rinnovo e modifica delle autorizzazioni per le attivita' aziendali del cementificio 'ex Lafarge' (attualmente gestito dalla societa' Sacci Spa), inerenti la produzione di cemento, l'attivita' di recupero e trattamento rifiuti e l'incenerimento di materiali vari.
L'Amministrazione Comunale ha inoltre chiesto alla Regione Abruzzo le azioni di competenza da mettere in atto per la delocalizzazione dell'impianto industriale di via Raiale.
'Il nostro e' un parere obbligatorio, ma non vincolante. Come Amministrazione Comunale - ha spiegato in conferenza stampa il sindaco Luigi Albore Mascia - abbiamo pero' espresso il nostro parere contrario alle autorizzazioni richieste il 7 marzo scorso dalla Sacci e nel contempo di avviare una procedura di delocalizzazioni degli impianti e questo perche' riteniamo il sito in oggetto oggi incompatibile con l'agglomerato urbano. Nella zona di Pescara Ovest e' in atto un processo di valorizzazione e riqualificazione edilizia, e la presenza del cementificio - ha detto ancora il sindaco Mascia - cozza con la rivalutazione ambientale della zona'.
La Maggioranza di centrodestra, in caso di rinnovo, da parte della Regione Abruzzo, delle autorizzazioni alla Sacci, potrebbe decidere di impugnare il provvedimento al Tar.
La delocalizzazione, a cui la Sacci non sarebbe perlatro contraria, costerebbe fra i 250 e i 300 milioni di euro, costi che la Sacci non sarebbe in grado di sostenere. 'Per questo - ha sostenuto l'assessore Del Trecco - bisognerebbe trovare innanzitutto un sito adatto e poi l'impegno di enti pubblici e privati a sostenere una parte dei costi'.
Oggi a Pescara si e' tenuta la Conferenza di Servizi (a cui hanno partecipato esponenti di Regione, Provincia, Comune e Arta) per affrontare proprio il nodo relativo al rinnovo delle autorizzazioni di legge alla Sacci Spa.
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