Sul tentativo di suicidio in carcere da parte di Valentino Di Nunzio, 28 anni di Manoppello sulle eventuali responsabilita' di chi lo ha tenuto in carcere e di chi ha omesso di adottare le misure minime atte a prevenire il grave gesto, indaghera' ora la Procura della Repubblica di Campobasso. Lo annuncia l'avvocato Isidoro Malandra. Il PM di Teramo, Bruno Auriemma, ha disposto il trasferimento del fascicolo dovendosi ipotizzare responsabilita' anche a carico dei magistrati che si sono occupati della vicenda.
Intanto - dice sempre il legale -l'autopsia ha confermato che la morte di Valentino e' stata conseguenza diretta dei traumi subiti nel Carcere di Teramo il 14 Febbraio scorso. La paralisi di tutti gli organi vitali, e non solo dei quattro arti, ha causato insufficienza multiorgano, stress respiratorio e stato settico, come confermato dal Prof. Claudio Cacaci, il medico legale che per conto della famiglia ha partecipato all'esame autoptico. Dopo una prima reclusione a Pescara Di Nunzio era stato trasferito al carcre di Teramo e dopo il tentato suicidio ricoverato, il 14 febbraio scorso, a Villa Pini. Era accusato di omicidio per aver uccio la madre in casa a coltellate. I fatti risalgono al 25 settembre del 2011.
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Sara' eseguita questa sera, nella clinica Villa Pini di Chieti, l'autopsia sul corpo di Valentino Di Nunzio, il 28enne di Manoppello che il 25 settembre 2011 ha ucciso la madre, Maria Teresa Di Giamberardino, casalinga di 55 anni, a coltellate ed e' morto domenica a Villa Pini, dove era ricoevrato in stato di detenzione carceraria. Di Nunzio aveva tentato il suicidio mentre era detenuto nel carcere di Teramo, il 14 febbraio scorso, e da allora si era ripreso solo per un brevissimo periodo, spiega l'avvocato Isidoro Maladra che ha seguito le vicende del 28enne di Manoppello. Aveva riportato una paralisi totale anche dell'apparato respiratorio ed era ricoverato in terapia intensiva, aggiunge il legale.
L'autopsia, disposta dalla Procura di Teramo, sara' eseguita da Giuseppe Sciarra e servira' a far luce sulle cause del decesso. La famiglia di Di Nunzio ha nominato il dottor Claudio Cacaci. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti di persone da individuare.
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E' morto ieri, nella clinica Villa Pini di Chieti, dove era ricoverato in stato di detenzione carceraria, Valentino Di Nunzio, il 28enne di Manoppello che il 25 settembre 2011 ha ucciso la madre, Maria Teresa Di Giamberardino, casalinga di 55 anni, a coltellate. La morte di Di Nunzio, annuncia l'avvocato del giovane, Isidoro Maladra, e' avvenuta a seguito dei gravi traumi riportati nel carcere di Teramo dove il 14 febbraio scorso aveva messo in atto un tentativo di suicidio in cella.
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