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Pubblicato il 17/05/2014 16:04

Nave bloccata a Suez, si ferma la Honda

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Lo stabilimento Honda di Atessa si ferma lunedi' e martedi', 19 e 20 maggio, perche' mancano le forniture. "Una nave con 45 container - spiega il segretario Uilm di Chieti e Pescara, Nicola Manzi - e' bloccata dal 5 maggio all'ingresso del canale di Suez e porta i pezzi delle forniture. Per questo problema la Honda ha annunciato che per due giorni tutti i 355 dipendenti e i 92 stagionali resteranno a casa. Si tratta dunque di cassa integrazione per mancanza di fornitura dall'Asia e se la situazione non si sblocca in fretta potranno esserci altre giornate di fermo". "La crisi delle due ruote in Europa - aggiunge Manzi - e' pesante, ma qui piove sul bagnato. Siamo in alta stagione e la Honda ha un mercato che la vede sempre ai primi posti nelle vendite in Europa, ma se non riesce a produrre adesso saranno problemi. Non garantire le forniture all'unico stabilimento Honda in Europa che produce moto e' un problema a cui dal Giappone devono darci una risposta". "La casa madre giapponese - precisa Manzi - deve rivedere la sua strategia industriale per quanto riguarda la componentistica di importazione, visto che l'attuale organizzazione si e' dimostrata labile, insostenibile e con margini di imprevedibilita' che la Honda non puo' permettersi. A rischio c'e' il progetto New Honda, fortemente voluto e pagato a caro prezzo dai lavoratori. Alla Honda chiediamo di ridare fiducia al nostro territorio riportando la produzione della componentistica dall'Asia in Abruzzo e considerando che la scelta industriale di importazione si sta rivelando dannosa e costosa per lo stabilimento Honda di Atessa".

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