Il progetto petrolifero di 'Ombrina mare' "contiene anche una vera e propria raffineria in mare; una grande nave raffineria (Fpso) di 350 metri di lunghezza e 30 di larghezza che, se il progetto venisse approvato, rimarra' per ben 24 anni ormeggiata di fronte alla Costa dei Trabocchi trattando il greggio dei pozzi che faranno capo alla piattaforma Ombrina".
Wwf e Legambiente "divulgano i documenti ufficiali delle industrie" che realizzano le Fpso, ribattendo alle dichiarazioni del presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, che - secondo quanto riferiscono gli ambientalisti - avrebbe detto che "alla popolazione non si puo' dire che un centro oli e' una raffineria, bisogna essere chiari" Nei documenti delle aziende che le producono queste strutture sono chiamate "col loro nome: 'refinery'", spiegano Wwf e Legambiente. Tra questi, "a mero titolo di esempio", quelli della "Samsung heavy industries che nella pagina di presentazione delle proprie Fpso le definisce come 'Offshore refining plants'". Una Fpso della Hyundai heavy industries, poi, viene "presentata proprio come un 'refinery plant on the sea'" Agli abruzzesi, chiedono le associazioni ambientaliste, "va detto in maniera chiara che si vuole realizzare una raffineria galleggiante di fronte alla loro costa".
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