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Pubblicato il 21/02/2013 23:11

Piattaforma Ombrina mare, via libera del Ministero

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Il Wwf lancia l'allarme: uno schiaffo per tutti gli abruzzesi

 

Il Ministero dell'Ambiente ha approvato il progetto petrolifero 'Ombrina Mare', che prevede la costruzione di una piattaforma per estrazione di petrolio a largo della 'Costa dei Trabocchi', nel chietino. Lo fa sapere il Wwf Abruzzo, secondo cui 'il Governo Monti, favorevole alla deriva petrolifera in Abruzzo e in Italia, in zona Cesarini ha fatto un regalo enorme ai petrolieri'.

'Una decisione che rappresenta uno schiaffo per tutti gli abruzzesi - dicono gli ambientalisti - ponendo a rischio il futuro turistico della regione ma non solo. Ci aspettiamo una mobilitazione immediata da parte degli enti, dalla Regione alla Provincia e ai Comuni, per attivare le procedure di un ricorso al Tar non appena il provvedimento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale'.

Il progetto della ditta inglese Mediterranean Oil and Gas (MOG o Medoil), definito dal Wwf come 'un fulmine sul futuro dell'Abruzzo', riguarda il litorale fra Ortona, San Vito, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangroe prevede la costruzione di 'un vero e proprio centro oli galleggiante lungo 350 metri per la desolforazione sul posto del petrolio e del gas estratto dai fondali marini a soli 9 chilometri dalla riva e con la piattaforma a circa a 6 km dal Sic Fosso delle Farfalle e vicinissima a diversi altri siti di interesse comunitario', secondo gli ambientalisti.

'La concessione Ombrina Mare - ricorda il Wwf - aveva avuto un preavviso di rigetto nel 2010 in sede di Via dal Ministero dell'Ambiente grazie al Decreto Prestigiacomo, ma il Decreto Sviluppo varato dal Governo Monti nell'estate 2012 ha consentito alla Mog di riaprire nuovamente la discussione, con un procedimento profondamente antidemocratico. Il cosiddetto governo dei tecnici ha escluso infatti i cittadini dalla possibilità di inviare nuovamente osservazioni contrarie'.Il Wwf lancia un appello a tutti i candidati nell'ambito delle elezioni politiche, chiedendo 'di schierarsi affinche' chiunque vada al governo blocchi immediatamente questo sciagurato progetto che mina alla base qualsiasi ipotesi di futuro per il bellissimo tratto di costa teatino che deve diventare parco nazionale'. 'Secondo le stime della stessa Mog - sottolinea l'associazione -, ogni giorno saranno immesse in atmosfera circa 200 tonnellate di fumi da combustione dai motori, dal termodistruttore e dalla torcia atmosferica; nei pochi mesi di perforazione e prove di produzione saranno prodotti 14mila tonnellate di rifiuti tra fanghi perforanti ed altro! Non osiamo neppure pensare che cosa accadrebbe nel caso di guasti o incidenti'.

'Questo tipo di raffinerie a mare non vengono usate neanche nel golfo del Messico, ben piu' aperto del piccolo Mare Adriatico, proprio per la loro pericolosita' conclude il Wwf.

 

'Abbiamo cercato di resistere in tutti i modi possibili. Questa e' una questione che va avanti da molto tempo e se non fosse cambiato il Governo sarebbe stato sicuramente piu' difficile che questo accadesse. In Abruzzo il territorio siamo riusciti a preservarlo, ma il mare non e' di nostra competenza e purtroppo c'e' voluto il governo Monti perche' questo accadesse'. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, commentando il via libera al progetto Ombrina Mare da parte del Ministero dell'Ambiente.

Il parere del Governatore Gianni Chiodi

'Fino a quando c'e' stato il Governo Berlusconi - ha aggiunto Chiodi - io sono riuscito a impedire che tutte queste cose venissero fatte, non c'e' stata nemmeno un'autorizzazione.

Oggi c'e' il governo Monti e questa autorizzazione, magari dovuta, e' stata approvata. In Abruzzo abbiamo fatto una scelta: nel nostro territorio tutto cio' che ha a che fare con l'estrazione di idrocarburi liquidi non e' consentito'. 

 

 

 

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