"I dati dell'Istat evidenziano che c'è un vero e proprio allarme Abruzzo sul fronte dell'occupazione, con un terzo trimestre che ha visto la situazione aggravarsi ulteriormente ed allontanarsi dalla media nazionale, con un nuovo avvicinamento agli standard meridionali sul fronte giovani e donne. A fronte di questa emergenza, la Regione preferisce vivacchiare altri sei mesi per avere sei mesi di stipendi in più: Chiodi spieghi se ha una strategia per evitare il collasso dell'economia abruzzese". Lo afferma Silvio Paolucci, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Il Pd rilancia le sue proposte: "Le politiche attive non sono solo bandi da far partire a ridosso delle elezioni - sottolinea Paolucci - ma strumenti formativi permanenti nei confronti dei disoccupati e soprattutto di giovani e donne, di coloro che perdono il lavoro e debbono ritrovarlo, anche di coloro che rischiano di perdere il posto. Occorre attivare misure per individuare siti e investimenti che consentano alle imprese di superare gli scarsi limiti dimensionati attuali, garantendo loro una burocrazia sottile. Bisogna procedere ad una mappatura reale dei siti da cui ripartire per una nuova stagione industriale e tecnologica. L'importante - conclude Paolucci - è non continuare a minimizzare, non distrarre gli abruzzesi con promesse come i famosi 6 miliardi di investimenti del Masterplan di cui si sono perse le tracce: sugli investimenti materiali e immateriali l'Abruzzo è ancora a zero, e in futuro questo ritardo si pagherà a caro prezzo. E soprattutto bisogna mettere in campo ogni azione per non restituire il 40 per cento delle risorse comunitarie inutilizzate: quella restituzione è un'offesa agli abruzzesi e di questo Chiodi dovrà rispondere. Prima si concluderà questa negativa stagione di Chiodi, prima l'Abruzzo potrà tornare a guardare al futuro con meno incertezza".
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