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Pubblicato il 14/03/2014 13:01

Pescara, centrosinistra raccoglie le dimissioni per far cadere il sindaco Mascia

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Il sindaco: "C'e' il rischio che si vada a un commissariamento piu' lungo di quello che prevede il Pd"

 E' cominciata la raccolta delle firme, davanti al notaio Massimo D'Ambrosio, dei consiglieri dimissionari del Comune di Pescara che puntano a far cadere l'amministrazione guidata da Luigi Albore Mascia. Dal notaio avrebbero avuto rassicurazioninche si votera' il 25 maggio. Ai consiglieri intenzionati a dimettersi "si e' aggiunto anche Roberto De Camillis, presidente del consiglio comunale", annuncia Di Biase. Le perplessita' di Maurizio Acerbo (Prc), che oggi non si e' presentato dal notaio, sono legate tra l'altro alla volonta' di approvare prima la Variante al Piano regolatore per la tutela del patrimonio storico e architettonico, il cui passaggio in consiglio comunale e' previsto per domani. E' arrivata invece al palazzetto D'Ambrosio l'altro consigliere finora assente, Daniela Arcieri Mastromattei

 "Fino ad ora hanno firmato dinanzi al notaio in 17", dice Di Biase. Non hanno ancora firmato, e si si sono riservati di firmare domani, Massimiliano Pignoli e Daniela Mastromattei, che chiedono certezze sulla data del voto, cosi' come non hanno ancora firmato Fausto Di Nisio e Roberto De camillis, attesi addirittura stasera dal notaio, mentre per Acerbo si attende la firma per domani, dopo il voto della delibera

 "C'e' il rischio che si vada a un commissariamento piu' lungo di quello che prevede il Pd perche' il ministero dell'Interno non ha una linea univoca e il voto potrebbe addirittura slittare al 2015. Mi sembra il classico marito che per fare il dispetto alla moglie...". Lo afferma il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, commentando l'iniziativa dei consiglieri comunali di opposizione che intendono sottoscrivere le dimissioni, domani o al massimo lunedi', per far cadere l'amministrazione. Un eventuale slittamento del voto al 2015, secondo il primo cittadino, "sarebbe un danno per la citta' di Pescara, con tutto quello che ne consegue, in ordine alla tassazione e in ordine a provvedimenti che eventualmente un commissario dovrebbe adottare. Occorrono 21 firme - aggiunge il sindaco -, non mi risulta che al momento siano 21. Mi sembra un'iniziativa anche intempestiva rispetto al fatto che il Pd deve ancora selezionare il suo candidato sindaco, dal momento che domenica c'e' un ballottaggio e mi sembra anche poco rispettoso nei confronti di questi due candidati"

"Una figuraccia per questi consiglieri se davvero intendono farlo. Io mi auguro che il buon senso non gli faccia fare brutta figura davanti ai cittadini che li votarono addirittura cinque anni or sono". Cosi' il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, commenta l'iniziativa dei consiglieri di opposizione al Comune di PESCARA che, domani o al massimo lunedi', intendono sottoscrivere le dimissioni per far cadere l'amministrazione comunale. Un'azione "priva di senso" a detta di Pagano, il quale ricorda che "siamo ormai alla fine del turno amministrativo e si sta per sciogliere l'amministrazione comunale"

"E' arrivato il momento di dire basta e smettere di far soffrire la citta' per le scelte illogiche perpetrate dal sindaco Mascia e dalla sua amministrazione": e' l'esordio della nota con cui il consigliere comunale Renato Ranieri, esponente dei Liberali per Pescara e presidente della Commissione Finanze, commenta la sua decisione di firmare le dimissioni, insieme ad altri 16 consiglieri. "In questi anni l'indifferenza per i bisogni concreti e reali della popolazione e' stata accompagnata dall'arroganza nell'imporre le proprie idee e la propria volonta' senza preoccuparsi delle esigenze dei cittadini. Oggi la gente si ritrova vessata dalle tasse municipali e lontana dalla politica attiva e partecipata" scrive. . "Oggi, con il documento firmato dai consiglieri comunali - sottolinea Ranieri - stiamo certificando che Albore Mascia non ha e non ha avuto, da due anni, la maggioranza per governare in maniera serena la citta'. La colpa e' solo del sindaco e dei suoi rappresentanti di partito che non hanno mai voluto accettare un dialogo e un confronto democratico. Quando l'opposizione ha chiesto un confronto sulle questioni che piu' stanno a cuore alla gente, come riduzioni della Tares, evitare la chiusura di corso Vittorio Emanuele e una piu' incisiva lotta agli sprechi, ci hanno risposto con l'indifferenza politica e l'arroganza tipica di chi si sente piu' forte degli altri. Albore Mascia e la sua maggioranza devono andare a casa". 

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