"L'Abruzzo di Chiodi e' quello descritto dai dati del CRESA, sia quelli congiunturali, che quelli tendenziali dimostrano che nella nostra Regione non solo la crisi non volge a termine ma invade il futuro: in cinque anni siamo tornati indietro di quindici". Lo afferma il capogruppo del PD in Regione Camillo D'Alessandro. "Questa situazione non e' comune in Italia - spiega D'Alessandro - Chiodi non puo' neanche piu' cavarsela con il suo solito "mal comune mezzo gaudio". Assistiamo a performance positive, migliori dell'Abruzzo, in molte regioni italiane, mentre l'Abruzzo sprofonda dentro gli indicatori del sud: in quasi cinque anni siamo tornati dietro su economia ed occupazione di quindici anni. Esiste un di piu' di crisi in Abruzzo perche' esiste un di meno di visione ed iniziativa. Le imprese sono state lasciate a se stesse durante lo tsunami della crisi. Se non ci fosse stata la Sevel e per gran parte l'Honda, cioe' al netto delle loro prestazioni su fatturato, esportazioni ed occupazione, l'Abruzzo si troverebbe peggio della Calabria".
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