Non si è nemmeno concluso e fa già discutere il tour elettorale di Matteo Renzi in vista delle primarie. Il sindaco di Firenze ha girato per l'Abruzzo incontrando i cittadini e proponendo la sua formula per uscire dalla crisi della politica. Non sono mancate battute forti e attacchi ai dirigenti del partito democratico. 'Anche nel Pd e anche in quello abruzzese c'e' gente in sella da 30 anni e l'unico modo per mandarli a casa e' votare per me'. Lo ha detto Matteo Renzi rispondendo a una domanda di un giornalista, nel suo intervento di oggi a Sulmona.
'Stiamo cercando di fare un referendum per il futuro', ha aggiunto. 'Quelli che ci hanno portato fino a qui non possono essere quelli che ci porteranno fuori da qui. Tocca a una nuova generazione dirigente, a persone che non vengono da esperienze parlamentari ma dal territorio, dai Comuni. Persone che si sono sporcate le mani come sindaci e come amministratori e che hanno un'idea, un sogno per il futuro dell'Italia'.
"Se vinco io, è D'Alema che smette di fare il parlamentare, non che finisce il centrosinistra...'. Con questa battuta il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha strappato l'applauso di oltre 400 persone che l'hanno atteso per oltre due ore alla sala polifunzionale della Provincia di Teramo. La sua e' stata una risposta alla battuta lanciata dal video dell'intervista televisiva a Lilli Gruber in cui D'Alema commentava con un 'finisce il centrosinistra', l'ipotesi di una eventuale vittoria di Renzi alla primarie.
'Se perderò, daro' una mano a chi e' vicino a Bersani - ha chiarito il sindaco di Firenze Matteo Renzi nella sua tappa teramana - Perché le primarie non sono un regolamento dei conti, dove chi perde scappa. Anzi, aggiungo un'altra cosa: se perdo non vado nemmeno in Parlamento. Perche' e' giunta l'ora di dare un segnale, concreto, importante, una svolta'. E Renzi dal palco teramano, ha inviato ancora una volta i suo estimatori a 'incuriosirsi alla primarie, a studiare i programmi dei candidati, ad appassionarsi'.
''Non vi chiedo il voto - ha detto, concludendo il suo discorso incentrato sugli aspetti piu' importanti del suo programma - ma di impegnarvi in una battaglia che e' quella di provare a cambiare il destino dei nostri figli, perche' la politica non fa schifo come sembra. E soprattutto perche' mi sento come un giocatore della panchina che viene chiamato ad andare in campo a tirare un calcio di rigore: ci sono casi nella vita' in cui bisogna dire di si''.
"Sulla legge elettorale facciano quello che credono, basta che a scegliere i parlamentari siano i cittadini". A chiederlo e' stato Matteo Renzi, in un comizio a Sulmona.
"Prima con il collegio il candidato lo vedevi negli occhi", ha ricordato, "con le preferenze il rapporto era diretto. Adesso invece hai 15 nomi". Dunque, ha insistito, "facciano pure come vogliono, ma e' importante avere una legge elettorale che funziona".
'Continuano a parlare dello Stretto di Messina, ma io dico che gli otto miliardi li dessero alle scuole per la realizzazione di nuovi edifici e per rendere piu' moderne e sicure'. E' cosi' che ha esordito Matteo Renzi, a Sulmona, sua prima tappa del tour abruzzese per le primarie 2012.
Arrivato alle 15, con un'ora di ritardo rispetto all'orario previsto per avere partecipato ai funerali del procuratore Pierluigi Vigna, Renzi si e' scusato col numeroso pubblico accorso all'interno del palazzo dell'Annunziata per ascoltarlo.
"Bersani? 'Nutro per lui profonda simpatia, mi piace come ama definirsi 'usato garantito', mentre noi rappresentiamo un futuro che troppo spesso e' stato usato come discarica dei problemi del presente'. Cosi' Matteo Renzi nel suo intervento a Sulmona, prima tappa del suo tour volante in Abruzzo parla del segretario del Pd. "Hanno proposto una lista civica per Mario Monti. A me sembra una lista cinica...".
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