"Siamo alla volata finale durante la quale aumentano i consensi nei confronti del Popolo della Libertà". Lo ha detto questa sera a Roseto degli Abruzzi il presidente del Senato, Renato Schifani, incontrando i giornalisti nell'ambito di un'iniziativa elettorale. "Gli indecisi - ha aggiunto - ora stanno orientandosi verso una scelta di concretezza". Schifani ha ricordato alcuni dei punti del programma elettorale tra cui l'abolizione dell'Imu, la restituzione della stessa imposta a chi l'ha pagata, il progetto di dimagrimento dei costi dello Stato e la riduzione della spesa pubblica e ha detto di sentire 'un'atmosfera positiva intorno al Pdl', e ha invitato gli elettori a 'evitare inganni e accordi sottobanco tra il centrosinistra di Bersani-Vendola e Monti'. Anche perche', secondo Schifani, 'in quest'ultima settimana non e' escluso che Berlusconi abbia ancora qualche colpo', ha concluso.
"Il nostro e' un progetto diverso da quello del presidente del Consiglio, cosi' com'e diverso da quello di Bersani e Vendola. Ci stiamo battendo per evitare il grande inganno, un accordo sotto banco che esiste tra Monti da un lato, e Bersani e Vendola dall'altro, per unirsi e non governare ma raggiungere soltanto l'occupazione delle Istituzioni", ha detto ancora Renato Schifani perché a suo dire gli avversari "non avrebbero un programma condiviso e ne pagherebbero il prezzo gli italiani".
'Il guaio e' che si e' diviso il centrodestra: quando Casini venne a dirci che sarebbe rientrato nel centrodestra solo se Berlusconi avesse lasciato la politica tutti noi gli rispondemmo che Silvio e' il nostro patrimonio e che non gli era consentito di fare proposte del genere. Il risultato e' che ora l'Udc rischia di essere divorato da Monti. Io so che nell'Udc oggi c'e' il vero terrore'. Cosi' il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha proseguito spiegando che il vero rischio e' il crollo del bipolarismo, con un 'tripolarismo' ad opera di Monti che divide l'elettorato.
'Rispetto a cinque anni fa il Pd sembra che raccogliera' lo stesso numero di voti: e allora se andra' al potere e' perche' e' diviso il centrodestra'.
Il bersaglio di Schifani e' quindi il partito di Casini 'un Udc di proprieta', dove c'e' una sola persona che da le regole e riduce il dibattito - insiste il presidente del Senato - piu' il partito e' piccolo e meno c'e il dibattito interno. Ora rischia di essere divorato da Monti'
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