Il Pdl è sceso in piazza in via del Plebiscito a Roma a sostegno di Silvio Berlusconi. L'ex premier si commuove sul palco, dichiara la sua innocenza e conferma il sostegno al governo.
Berlusconi è accolto da una autentica ovazione.'Nessuno ci può dire irresponsabili', ha detto il leader del Pdl dal palco in via del Plebiscito. "Non credo - ha aggiunto - che nessuno possa venirci a dire che questa è una manifestazione eversiva come in molti e troppi hanno detto. E nessuno puo' venirci a dire che siamo, come hanno detto, degli irresponsabili".
"Questa vostra vicinanza e questo vostro affetto mi ripagano di tante pene e di tanti dolori attraverso cui sono passato in questi giorni". "Vi devo dire, guardandovi negli occhi come ho fatto con i giudici, che io sono innocente!", ha aggiunto Berlusconi. "Abbiamo detto che il governo deve andare avanti ed approvare i provvedimenti economici". "La magistratura ha tentato di buttarmi fuori per 20 anni dalla politica, ora hanno raggiunto il loro traguardo", ha poi sottolineato Berlusconi.
'Io sono qui, io resto qui, io non mollo', ha detto con forza il leader Pdl dal palco. "Continueremo tutti insieme a combattere questa battaglia di democrazia e libertà facendolo diventare un Paese dove i cittadini non abbiano paura di trovarsi senza nessun motivo in carcere". "Nella nostra Costituzione c'è scritto che la sovranità appartiene al popolo non c'è scritto come dovremmo credere che l'articolo 1 dica che la sovranità appartiene alla magistratura che la esercita come vuole, questo è ciò che dovrebbe essere scritto nella costituzione vedendo la per la dolorosa realtà". Afferma Berlusconi dal palco del Pdl.
Silvio Berlusconi rassicura Letta e Quirinale sulla tenuta del Governo da parte del Pdl, ma a Palazzo Chigi non basta e Letta attende che alle parole seguano comportamenti conseguenti. Il Cavaliere, dal palco del Plebiscito, ha mostrato comunque di non avere alcuna intenzione di mettere in discussione il governo. Anche perche' da Enrico Letta, il leader del Pdl aspetta dei segnali chiari: provvedimenti economici innanzitutto e poi riforma della giustizia, la 'battaglia' che l'ex premier intende portare avanti ad ogni costo. Un discorso carico di attese, quello del Cavaliere, dal resto dei partiti che compongono la maggioranza, ma soprattutto dal presidente del Consiglio e Quirinale.
L'idea che l'ex capo del governo potesse arrivare ad uno show down aveva poco seguito, anche se da palazzo Chigi gia' nella giornata di ieri era filtrata l'intenzione da parte di Letta di ascoltare con particolare attenzione quello che aveva da dire Berlusconi, per poi trarre eventualmente delle conseguenze. La rassicurazione data dall'ex capo del governo sulla tenuta dell'esecutivo viene accolta senza particolare enfasi. Il presidente del Consiglio infatti non si accontenta della promessa e fa sapere che intende aspettare il Pdl "alla prova dei fatti": del resto, spiegano, la prossima settimana sara' "cruciale" per i tanti provvedimenti da portare a casa. A complicare la situazione e' poi il malumore espresso dai molti parlamentari pidiellini e manifestato allo stesso Berlusconi sull'assenza dei ministri ed in particolare di Angelino Alfano, vice premier e segretario del partito. Il Cavaliere avrebbe invitato a raffreddare gli animi insistendo sulla necessita' di serrare le file in attesa che ad esplodere, e' la sua convinzione, sia il Pd addossandosi la responsabilita' del voto. Nessun commento ufficiale invece dal Quirinale. Il ragionamento che fa palazzo Chigi nell'attesa del Pdl alla prova dei fatti sicuramente trovera' d'accordo il Colle. E' proprio sul Quirinale che si spostano ora i riflettori. Domani alle 12, fanno sapere da via dell'Umilta', i due capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta saranno ricevuti dal presidente della Repubblica. Un incontro carico di attese e da cui dipendera' anche la strategia del Cavaliere e l'atteggiamento da tenere verso il governo.
A palazzo Grazioli infatti si ragiona sulla possibilita' di trovare una soluzione consona affinche' il Cavaliere possa avere il piu' possibile margini di manovra nel momento in cui scattera' l'esecuzione della pena. Ecco perche' al di la' delle rassicurazioni la tensione resta immutata. Determinanti diventeranno i prossimi giorni a partire proprio da domani quando a palazzo Chigi il premier incontrera' il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni ed il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Tra i temi in agenda i prossimi provvedimenti economici a partire da Imu e Iva. Due misure su cui Berlusconi e' particolarmente attento ed indisponibile a compromessi al ribasso. Le parole dell'ex capo del governo non sortiscono un giudizio positivo nemmeno nel Pd. Il segretario Guglielmo Epifani sceglie di non commentare ma da via del Nazareno si mette in evidenza come dal Cavaliere non sia arrivato nulla di nuovo: "Il solito Berlusconi, con la solita doppiezza, che da una parte rassicura e fa la vittima, e dall'altra minaccia e usa toni inaccettabili verso la magistratura". Meno tranchant il parere di Scelta Civica che con il capogruppo alla Camera Lorenzo Dellai coglie "la continuita' dell'azione del governo" che l'ex premier ha voluto ribadire nel suo intervento
Le polemiche sul palco
"Malgrado la chiara ostilità del comune di Roma, che ha impedito a molti pullman di avvicinarsi al centro di Roma per scaricare i militanti e gli elettori che volevano esprimere il loro sostegno al presidente Berlusconi, la manifestazione è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Raccogliere in una domenica di agosto, con 40 gradi, 25 mila persone, a cui vanno aggiunte tutte quelle che non sono riuscite a raggiungere il centro (e che stanno ancora arrivando) per il grave ostruzionismo dell'amministrazione capitolina, è il segno del grandissimo affetto degli elettori verso il presidente Berlusconi, rappresentato dal gigantesco abbraccio ideale e simbolico che oggi gli hanno voluto dare". E' quanto si legge in una nota del Popolo della Libertà.
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