Ricorso al Tar e un contatto diretto, alla riapertura dei lavori parlamentari, con i ministeri Ambiente e Sviluppo Economico, nonche' con i Presidenti delle Commissioni Ambiente ed Attivita' Produttive di Camera e Senato, per una revisione della strategia energetica nazionale e della normativa sulle attivita' di prospezione, ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Lo chiedono gli ambientalisti ai sindaci dei comuni teramani ed al presidente della Provincia. L'emergenza, affermano, sono ''i permessi accordati alle compagnie Gas Plus Italiana, Medoilgas e Petrorep Italia nel teramano''.
''L'onda nera bagnera' presto Bellante, Campli, Controguerra, Corropoli, Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Sant'Omero, Torano Nuovo e Tortoreto; nel breve volgere di qualche anno travolgera' l'intera provincia di Teramo- dicono Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Coordinamento No Triv, Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio -. Dopo le ricerche verranno le concessioni per estrarre gli idrocarburi e, contestualmente, quelle per lo stoccaggio. A seguire, le lavorazioni per la loro prima trasformazione. Non e' uno scenario tra i tanti possibili: e' il futuro che ci riserva la Strategia Energetica Nazionale''.
''Siamo certi - concludono - che i cittadini e gran parte degli operatori economici della provincia di Teramo sapranno apprezzare e premiare il Vostro coraggio e la Vostra lungimiranza, se dimostrerete di averne. Da parte nostra non mancheranno, come e piu' di prima, contributi e proposte concrete''.
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