gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » DRAGAGGIO, DAL MINISTERO ARRIVA IL VIA LIBERA
Pubblicato il 25/07/2012 13:01

Dragaggio, dal ministero arriva il via libera

chiodi, dragaggio, pescara, abruzzo, testa, porto, roma, vertice, improta

Nel vertice a Roma è stato decisa la rimozione di 200 mila metri cubi con procedura d'urgenza

Buone notizie per il porto di Pescara nell'incontro con i sottosegretari Improta e Fanelli per il problema del dragaggio. Una nutrita delegazione abruzzese composta dal presidente Chiodi,dall'assessore regionale Masci, dal presidente Testa e dal sindaco Mascia, con una rappresentanza della Marineria pescarese e' rimasta in attesa fino alla fine della riunione, ore 20.30, fuori dal Ministero. Si punta a smaltire circa 200.000 mc di fanghi con una gara da fare con procedure d'urgenza a cura del Ministero. Il punto che sembrava irrisolvibile era quello dello stoccaggio del materiale prelevato, in attesa di portarlo in discarica. Dopo che un tecnico del Ministero ha precisato che occorreva uno spazio che potesse consentire lo stoccaggio a rotazione di circa 30.000 mc per volta, l'assessore regionale Carlo Masci ha suggerito l'area dell'ex Cofa, "a ridosso del porto, isolata, con servizi funzionanti e con molte aree coperte". 

Ministero, Regione Abruzzo, Provincia di Pescara, Arta e Ispra hanno deciso che ci sarà una gara d'appalto internazionale per lo smaltimento del materiale di dragaggio, eventualmente anche all'estero. L'operazione, dopo un'altra riunione tecnica prevista per l'8 agosto, dovrebbe partire subito dopo la chiusura della stagione balneare. I fanghi, se i risultati delle analisi lo consentiranno, potrebbero essere trattati sul posto, oppure conferiti in discarica.
"E' un grande passo in avanti - dice all'Agenparl Mario Amicone, presidente dell'Arta -, c'è stato un pieno accordo, finalmente qualcosa si farà".

L'intervento costerà circa 12 milioni di euro. La Regione farà la sua parte con 2,5 milioni, dopo i primi 2,5 milioni già versati. La restante somma sarà a carico dei 2 Ministeri, visto che il porto di Pescara è statale. I tecnici hanno 10 giorni di tempo per predisporre il bando di gara. 

Il commento del comandante della Direzione Marittima Luciano Pozzolano

 "L'incontro e' stato molto positivo in quanto i sottosegretari Fanelli e Improta mi sono sembrati molto determinati. Non poteva essere altrimenti visto che ormai il problema e' di fatto sul tavolo del Governo". Lo ha detto il comandante della Direzione marittima di Pescara, Luciano Pozzolano, a proposito del vertice sul dragaggio del porto di Pescara che si e' svolto ieri pomeriggio a Roma. "Per risolvere l'attuale situazione di emergenza - ha proseguito - si ricorrera' ad un bando di gara per un intervento di carattere emergenziale da mettere in campo all'inizio dell'autunno per consentire l' operativita' minima del porto. E' ovvio che si sta lavorando per programmi di piu' ampio respiro che richiedono, pero', piu' tempo per essere portati a termine. Ieri - ha ribadito - abbiamo parlato delle questioni emergenziali: attualmente la marineria e' ferma ma il 5 ottobre bisognera' dare delle risposte". Per quanto riguarda il materiale dragato il comandante ha detto che "probabilmente si fara' in modo che la ditta vincitrice della gara si occupi di tutto, ma non e' stata persa di vista l'ipotesi della vasca di colmata". Sui fondi Pozzolano ha detto che "si cerchera' di fare in modo affinche' non sia necessario impegnare somme rilevanti, considerata la scarsita' di risorse disponibili. E' stato costituito un gruppo di lavoro ristretto che - ha spiegato- dovra' bandire una gara e sulla scorta di quelli che saranno anche i sondaggi tecnici, nel giro di dieci giorni, si potra' stabilire con precisione l'entita' delle risorse necessarie per affrontare questo primo intervento d'urgenza" . Il comandante infine sulla mancata autorizzazione per la processione in mare per la festa di Sant'Andrea ha detto: "sono molto amareggiato per essere stato costretto a prendere una decisione cosi' forte, ma le condizioni del porto non garantivano la sicurezza. D'altra parte bisogna in qualche modo fare in modo che qualcosa si muova, probabilmente questo e' un ulteriore spunto affinche' si possa rendere il porto nuovamente operativo".

****

 

 

 

 

 

Il sottosegretario di Stato presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Guido Improta, ha convocato per il 24 luglio alle ore 18, a Roma, una riunione per discutere del porto di Pescara. All'incontro sono stati invitati a partecipare, oltre al sottosegretario presso il ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio, Tullio Fanelli, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il presidente della Provincia Guerino Testa, il direttore generale della Direzione generale per i porti Cosimo Caliendo, il provveditore interregionale per le Opere pubbliche Donato Carlea, il comandante della Direzione Marittima di Pescara Luciano Pozzolano, il direttore generale dell'Arta Mario Amicone e l'ing. Alberto Noli.

La riunione "e' finalizzata all'individuazione della soluzione tecnico economica ritenuta maggiormente rispondente alla ripresa dell'attivita' del porto di Pescara", sulla base delle proposte elaborate dal Provveditorato interregionale per le Opera pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna e gia' illustrate a Pescara. "Cio' che chiediamo al Governo - dice Testa - e' di prendere in considerazione seriamente le problematiche del porto del capoluogo adriatico, che e' di competenza statale. Lo scalo e' ormai paralizzato e le soluzioni che ci vengono prospettate sono tutte a medio-lungo termine, oltre che estremamente onerose. E' arrivato il momento che i ministeri competenti affrontino la vicenda in maniera risolutiva, dicendo quali sono le somme che sono pronti ad investire sul porto di Pescara per la riapertura immediata. Una volta concluso il fermo pesca, che le istituzioni locali sono riuscite a prolungare prevedendo delle provvidenze per la marineria, il dragaggio dovra' necessariamente partire, senza ulteriori indugi. Dal Governo - conclude Testa - esigiamo risposte, chiare, precise e puntuali, senza dilazioni. La Regione, con il presidente Gianni Chiodi, si e' gia' impegnata a finanziare una parte dell'intervento per cui mi aspetto che anche dai ministeri coinvolti in questa vicenda arrivino finalmente risposte concrete".

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2