Arriva la Roma di Zdenek Zeman e per il Pescara non puo' essere una partita come le altre. Il match di domenica coincide anche con l'esordio sulla panchina biancazzurra di Bergodi, ma per il ds, Daniele Delli Carri, il "significato piu' importante e' il risultato, perche' il Pescara si deve salvare e ha bisogno di punti. Sappiamo di affrontare una grande squadra e l'ex allenatore, che ha portato la nostra squadra in A", ha spiegato in un'intervista ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7.
L'addio di Zeman al termine della scorsa stagione, ha messo in difficolta' la societa'. "E' stata una scelta del mister, noi eravamo coscienti delle difficolta' del dopo Zeman, cambiando molti giocatori. Pescara e' una piazza esigente, votata al bel gioco, al calcio come divertimento, ma quello che conta al di la' della bravura dei giocatori e dello spettacolo e' riuscire a salvarsi. I tifosi vogliono vedere giocare bene e vincere, ma noi abbiamo cambiato categoria e la serie A e' un altro campionato. Siamo la squadra piu' giovane del campionato, sapevamo di avere delle difficolta'". Delli Carri torna sulle dimissioni di Stroppa e spiega: "Abbiamo provato a respingerle. Io stesso l'ho invitato a riflettere con tranquillita', ma quando trovi un muro. Ho aspettato fino al giorno seguente per cominciare a contattare eventuali sostituiti, noi volevamo trattenerlo. Perche' Bergodi e non Colomba? Devi scegliere quello piu' indicato per le caratteristiche tecniche e societarie. La rosa dei mister che avevamo considerato, comprendeva Marino, Colomba e Bergodi. Marino, pero', devi prenderlo dall'inizio. Colomba ha salvato squadre importanti. Bergodi conosce l'ambiente, e' stato per 9 anni a Pescara e facendo un'analisi a 360 gradi abbiamo fatto questa scelta".
Intanto la Roma di Zeman continua a marciare tra alti e bassi. "Chi prende Zeman sa che e' un integralista, esprime sempre e solo quel concetto di gioco. Devi seguirlo e sposare la causa a pieno, attaccare sempre e rischiare. O lo ami o lo odi. Se i calciatori comprendono questo, il boemo puo' arrivare in alto. Roma non e' Pescara, il clamore di una mal gestione di De Rossi e' enfatizzata dalla piazza, perche' Zeman ai rapporti ci tiene molto". Secondo Delli Carri il gioco del boemo puo' funzionare anche in Serie A: "pero' dipende dall'interpretazione dei giocatori. Lo scorso anno noi abbiamo subito 5 sconfitte consecutive poi con l'ingresso di un giocatore al posto di un altro, ne abbiamo vinte 8 di fila".
Adesso e' il momento di Bergodi. "E' arrivato martedi', in questi giorni ha fatto doppia seduta di allenamento e ieri ha giocato un'amichevole per conoscere meglio i giocatori. E' costretto dalla classifica ad essere piu' pragmatico. E' un allenatore che fa giocare la squadra, pero' quando i punti cominciano a pesare e' normale che un allenatore diventare piu' conservativo". Chiusura su Quintero, giocatore che ha gia' attirato l'interesse delle grandi. "Lo abbiamo preso attraverso un collaboratore che abbiamo in Colombia. Lo scorso anno aveva giocato poco per qualche problema di crescita. Da marzo lo abbiamo seguito per qualche mese fino alla convocazione nella Nazionale maggiore. Ha un futuro importante davanti".
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