'Con questo gesto Benedetto XVI vuole richiamare l'attenzione della Chiesa, dei cardinali e di tutti noi su una grande responsabilita' che abbiamo: ci troviamo in un passaggio epocale e dobbiamo costruire il presente e il futuro. Non per nulla il Papa si dimette, anzi rinuncia a meta' dell'anno della Fede. L'esigenza piu' grande di questo mondo, dice lui stesso, e' riscoprire Dio e ridargli il suo posto nella nostra società'. Lo ha detto il vescovo ausiliare dell'Aquila, monsignor Giovanni D'Ercole, a margine di un convegno a Pescara.
Come Chiesa 'noi stiamo si' vivendo un momento abbastanza difficile - ha proseguito rispondendo ai cronisti -, ma credo che non si debba esagerare. Le analisi fatte dall'esterno percepiscono un po' i rumori, gli schizzi di fango, ma sotto c'e' qualcosa di molto piu' importante che la Chiesa sta cercando di vivere'.
'Il profilo del nuovo Papa - ha aggiunto il vescovo ausiliare - lo ha gia' tracciato Benedetto XVI dicendo che deve essere un uomo con vigore fisico, morale e spirituale, e cosi' noi ce lo auguriamo. Tra i cardinali sicuramente ci sono persone che possono benissimo assumere questa responsabilità'.
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