E' un caso che farà discutere quello della vicenda della donna che, dopo aver perso la sua casa nel terremoto dell'Aquila del 2009, voleva vendere vendere al Comune la sua abitazione parzialmente crollata al centro storico. A complicare i piani della donna c'è stata la sua banca che le ha "congelato" 200 dei 373 mila euro opponendo delle riserve sui documenti prodotti.
La vicenda vede protagonista una impiegata nata a Roma ma residente a L'Aquila che dopo il sisma e dopo una serie di sistemazioni provvisorie ha deciso di acquistare, con il ricavato della casa venduta, un appartamento nella sua citta' natale. Ad opporsi, nonostante tutti i certificati di idoneita', e' stata una filiale aquilana del Monte dei Paschi di Siena secondo la quale non e' possibile per chi ha venduto al Comune una casa terremotata acquistare un appartamento fuori regione. La vicenda e' ora finita di fronte al giudice che decidera', ex art. 700, il prossimo 21 novembre. La donna ha gia' sottoscritto il contratto preliminare regolarmente registrato presso l'agenzia delle entrate dell'Aquila e fissato il giorno per il rogito definitivo.
Il legale dell'impiegata, l'avvocato Amedeo Ciuffetelli, ha diffidato inutilmente la banca "atteso - scrive il legale nel ricorso d'urgenza - che non compete all'istituto di credito ne' la scelta, ne' alcun sindacato sulla localizzazione e sulle caratteristiche dell'immobile da acquistare, valutazioni tutte eventualmente rimesse al Comune dell'Aquila". Il Monte dei Paschi parla di "chiarimenti indispensabili" ma, sempre secondo il legale "senza dire quali" anche se il Comune dell'Aquila aveva rimesso alla banca tutti i chiarimenti necessari. Nel ricorso l'avvocato Ciuffetelli evidenzia che, stando sempre alle diverse ordinanze e alla determina rilasciata dal Comune dell'Aquila, alla Banca non spetta alcun preventivo vaglio ma e' solo depositaria delle somme rivenienti in parte dalla Cassa Depositi e Prestiti ed in parte dal Comune dell'Aquila. Quest'ultimo e' l'organo deliberante e, al momento del nulla osta, la banca deve procedere allo svincolo delle somme in favore del venditore dell'immobile che il beneficiario acquista in sostituzione di quello distrutto".
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