"L'Arta Abruzzo (Agenzia regionale di tutela ambientale) ha completato una campagna intensa di carotaggi e analisi dei sedimenti di tutto il sistema portuale pescaresi, che ha rimesso agli organismi competenti". Lo annuncia proprio l'Arta spiegando che le analisi sul materiale depositato sui fondali del porto di Pescara sono legate all'intervento di dragaggio che il ministero delle Infrastrutture andra' a realizzare attraverso il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche.
Le analisi, spiega l'Arta, servono ad avere "una conoscenza di base delle caratteristiche chimico- fisiche del materiale da dragare, anche perche' il grado di contaminazione o viceversa di pulizia dei sedimenti incide sia sul costo che sulla velocita' delle operazioni". Al lavoro realtivo al porto di Pescara "e' stata data priorita' assoluta e l'impegno in termini di personale e tempo e' stato notevole, tanto che ad oggi esiste un quadro conoscitivo esaustivo e approfondito delle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche dei sedimenti del porto" - prosegue l'Agenzia. L'Arta, pero', non fornisce informazioni sui risultati ottenuti e dice che "in futuro verra' fornito un report dettagliato delle attivita' svolte". Dallo scorso anno l'Agenzia e' finita nell'occhio del ciclone perche' proprio l'Arta ha realizzato le analisi sulla darsena commerciale del porto di Pescara che hanno consentito l'avvio dei lavori di dragaggio, subito bloccati dalla magistratura aquilana che riteneva quel materiale contaminato da Ddt mentre per l'Arta non esiste alcun allarme Ddt.
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